40 Anni con Ferrari in Formula 1 la mostra di Richard Mille a Rétromobile Paris
La passione per la velocità e l’eccellenza ingegneristica si fondono nell’affascinante esposizione che Richard Mille ha dedicato alla Ferrari Formula 1 in occasione di Rétromobile Paris. Dopo aver celebrato l’endurance lo scorso anno, il brand di orologi di lusso porta sotto i riflettori otto monoposto iconiche del Cavallino Rampante, raccontando quarant’anni di evoluzione della scuderia più vincente della massima categoria del motorsport.
Ferrari 126 C4 del 1984
Il mito della Scuderia Ferrari
Dal 1950, la Ferrari è l’unico team ad aver preso parte a tutte le edizioni del Campionato Mondiale di Formula 1, vivendo momenti di gloria e periodi di sfide. Con 15 titoli piloti e 16 costruttori, la squadra di Maranello ha scritto pagine leggendarie nella storia del motorsport. La mostra di Richard Mille ripercorre questa epica avventura attraverso le vetture che hanno segnato un’epoca, dalla 312 B del 1970 fino alla F2008.
Gli anni ’70 il ritorno al vertice della Formula 1 per Ferrari
La Ferrari 312 B, con il suo iconico boxer 12 cilindri, segna il ritorno della Scuderia ai vertici della Formula 1. Affidata a Jacky Ickx, la monoposto tiene vivo il sogno del titolo nel 1970, ma deve cedere il passo al tragico campione postumo Jochen Rindt. Pochi anni dopo, sotto la guida del giovane Luca di Montezemolo, Ferrari torna a imporsi con Niki Lauda e la leggendaria 312 T, che nel 1975 riporta il titolo mondiale a Maranello dopo 11 anni di attesa.
La Ferrari 312 B
La fine del decennio vede l’ascesa della rivoluzione del ground effect, con Lotus a dominare la scena. Ma nel 1979, la Ferrari risponde con la 312 T4, che permette a Jody Scheckter di laurearsi campione del mondo, segnando il primo titolo dell’era moderna della Scuderia.
Ferrari F2002 di Schumacher
Gli anni ’80 l’introduzione del turbo nella Formula 1
L’innovazione tecnologica caratterizza gli anni ’80, con l’introduzione del motore turbo. Ferrari risponde con la serie 126, che con la versione C2 domina la stagione 1982 nel Campionato Costruttori. Nonostante la mancata vittoria del titolo piloti a causa dell’incidente di Didier Pironi, la Ferrari conferma il suo dominio anche l’anno successivo con René Arnoux e Patrick Tambay.
La seconda metà degli anni ’80 segna un periodo di transizione per la Scuderia. Con la scomparsa di Enzo Ferrari nel 1988, la squadra attraversa un momento difficile, ma trova un’inaspettata rivincita con la vittoria storica di Gerhard Berger al GP di Monza poche settimane dopo la morte del fondatore.
Gli anni ’90 la ricostruzione e l’era Schumacher
Con l’arrivo di Alain Prost nel 1990, Ferrari torna a lottare per il titolo, ma il sogno si infrange in Giappone, quando Ayrton Senna provoca intenzionalmente il ritiro del francese al via. Segue un lungo periodo di difficoltà, fino alla svolta nel 1993 con l’ingresso di Jean Todt come team principal. La riorganizzazione inizia a dare frutti con la 412 T2 del 1995 e la vittoria di Jean Alesi a Montreal.
La vera rivoluzione avviene con l’arrivo di Michael Schumacher nel 1996. Con l’apporto di Ross Brawn e Rory Byrne, Ferrari avvia un processo di crescita che culmina nella totale egemonia dei primi anni 2000.
sullo sfondo la Ferrari F1-87
Gli anni 2000 l’egemonia di Schumacher
Dal 2000 al 2004, Ferrari domina il mondiale con la F2002 e la F2004, monoposto capaci di record impressionanti. Schumacher vince cinque titoli consecutivi, raggiungendo e superando il mito di Juan Manuel Fangio.
La fine dell’era Schumacher coincide con la rinascita di McLaren e Renault, ma nel 2007 Ferrari torna al vertice con Kimi Räikkönen. La F2008 segna l’ultimo titolo costruttori della Scuderia fino ad oggi, con Felipe Massa che sfiora il titolo piloti per un solo punto in un drammatico finale a Interlagos.
Ferrari 126 c4
Un viaggio nel tempo firmato Richard Mille
L’esposizione a Rétromobile Paris è più di una semplice mostra di vetture: è un omaggio alla storia della Ferrari in Formula 1, ai suoi protagonisti e alla passione che ha sempre caratterizzato la squadra di Maranello. Grazie a Richard Mille, gli appassionati possono rivivere le emozioni di quattro decenni di corse, in un viaggio tra innovazione, trionfi e momenti indimenticabili.
Con questa selezione di monoposto iconiche, il legame tra orologeria di lusso e motorsport si rafforza ulteriormente, dimostrando che velocità, precisione e passione sono valori senza tempo, proprio come la leggenda della Ferrari.
Direttore responsabile e Co-Fondatore di Moda e Motori Magazine