Sebastiano Ciarcia e il progetto Delta S4

Sebastiano Ciarcia ha lanciato un progetto con il quale ha dato un’interpretazione personale alla favolosa Lancia Delta S4.Il risultato finale ottenuto da Sebastiano Ciarcia è un’auto moderna senza troppi richiami a quella del passato. Nell’intervista ci racconta come è nato tutto ciò e perché. 

Sebastiano Ciarcia

Sebastiano Ciarcia

– Sebastiano, da cosa nasce l’idea di ridare nuova vita al design della Delta? 
Il progetto nasce in primis dalla mia passione per le auto e per creare un progetto personale per il mio portfolio. Ma soprattutto è un progetto pensato per omaggiare in un certo senso il marchio Lancia e tutti i suoi appassionati. La ricerca storica che ho effettuato tra tutte le Delta prodotte, mi ha portato a scegliere un’auto la S4. Questa ha gareggiato soltanto per due stagioni, ma nonostante ciò l’impatto che ha avuto nelle gare di rally è stato notevole. È una vettura che trovo al contempo esotica e romantica. Ha vinto tutto, nel corso delle sue brevi stagioni, poi il progetto ad essa legato è stato abbandonato dalla Lancia a causa dei gravi incidenti che si verificarono e di cui tutti sappiamo. 
Volevo far sognari tutti glia appassionati del marchio e ho voluto farlo con le forme più da coupé della S4. 

Lancia Delta by Sebastiano Ciarcià

Lancia Delta by Sebastiano Ciarcià

Lancia Delta by Sebastiano Ciarcià

– Ha ricevuto un riscontro favorevole dal pubblico e anche dal gruppo Fiat?
Si devo dire che tra il pubblico di appassionati e non, ho ricevuto numerosi pareri favorevoli. Da parte di Fiat no devo dire che non c’è stato nessun riscontro. E credo che neanche ve ne saranno. 

-Crede che tale progetto abbia un futuro?
Si sono convinto che possa averlo, perché è interessante. Tuttavia non credo da parte del gruppo Fiat. 

– Potremmo definire questa Delta S4 da lei concepita richiami alcune supercar italiane?
Non direi proprio supercar, piuttosto la definirei una “hatchback” di fascia alta. A differenza della “Integrale” che fu concepita più con l’idea di auto per famiglia, la S4 nasce proprio come auto sportiva per rally.

– Quale pilota vedrebbe meglio alla guida di questo concept?
Secondo me sarebbe perfetta per Didier Auriol.

– Guardando un’auto che cosa l’attira maggiormente?
Da designer, mi soffermo principalmente sulle proporzioni. Le masse dei volumi disposte sulle ruote. L’abitacolo, se è spostato più in avanti e il cofano. Partendo dalle proporzioni e studiandole, diciamo che si è già a metà del lavoro.

– Quanto e come le auto influenzano la vita di tutti?
Diciamo che l’auto condiziona la vita di tutti in modo non indifferente. Ruota tutto intorno a queste.  Siamo circondati da auto e le usiamo per andare a lavoro, viaggiare e nel tempo libero. 

– Lei che auto possiede?
Non possiedo più un’auto perché l’ho venduta, ma ho una moto. Una Triumph Bonneville. Devo dire che non è neanche male spostarsi con la moto nonostante il clima poco mite delle mie parti.

– Quali modelli di auto non dovrebbero mancare nella sua collezione di auto?
Qui la lista sarebbe lunga, se non infinita. Auto d’epoca anni ’50 e ’60 europee ed americane. Principalmente Alfa Romeo, come GT Junior, 33 Stradale e Spider. Ma davvero sarebbe una lista lunghissima. Costruisco auto moderne, ma le auto classiche hanno un fascino senza tempo che quelle attuali non potranno mai avere. 

– Qual è il suo capo d’abbigliamento preferito?
La giacca di pelle, stile motociclistico. 

– Come viene considerato all’estero il Made in Italy? È ancora fonte d’ispirazione.
Certo, posso confermarlo. Ma non solo nel campo delle automobili. I nostri sono ancora i prodotti migliori, nella moda , nell’arte. Siamo molto competitivi ecco. 

– I suoi progetti per il futuro?
Continuare la mia carriera e crescere professionalmente facendo esperienza. E si, anche tornare in Italia e dirigere un mio team di designer. 

 

Sebastiano Ciarcia

Sebastiano Ciarcia