Porsche 75° al FuoriConcorso Open Museum
Porsche organizza al FuoriConcorso Open Museum una festa tutta italiana ed indimenticabile per festeggiare il suo 75° compleanno. Per l’occasione, il Museo Porsche ha scelto ed esposto sulle splendide rive del Lago di Como alcuni tra i suoi modelli più leggendari.
Il sogno di Ferry Porsche, di realizzare le proprie auto sportive diventa realtà 75 anni fa. Villa Olmo, sulle rive del Lago di Como, è tra tutte le location in cui di certo la casa di Stoccarda, non mancherà di organizzare altrettanti “party”, la più maestosa. Un ambiente e un’atmosfera da sogno per auto da sogno che Porsche ha scelto di portare al FuoriConcorso Open Museum.
I prati di Villa Olmo fioriscono di Porsche al FuoriConcorso Open Museum
Come per incanto, la prima Porsche che attira lo sguardo è una 550 Spyder del ’54. Elegante, si presenta come una vettura pensata per le competizioni su strada che in quegli anni erano un vero e proprio culto, raccogliendo un grande consenso tra il pubblico e, di conseguenza, rappresentavano la forma principale di pubblicità per le case automobilistiche. Si ricorda per la convincente partecipazione alla Carrera Panamericana del ’54, che motivò Ferry Porsche ad iniziare anche una produzione di “550 Spyder” per clienti sportivi. All’inizio erano definite “550S” e, successivamente stradali in piccola serie, definite “550A”. In totale vennero costruiti 90 esemplari, di cui soli 15 in versione corsa “550RS” e “550A RS”.
La Porsche 356 B 2000 GS Carrera GT è un altro esempio di “leggerezza vincente”. Chiamata così per celebrare il 3º posto ottenuto nella massacrante Carrera Panamericana in Messico, il suo punto forte era costituito dal motore bialbero. Il risultato era un capolavoro di ingegneria nato dalla matita dell’ingegnere Ernst Fuhrmann, 1498 cm3, superquadro. Fu soprannominata “Dreikantschaber” per le sue linee insolite.
La leggenda del “Rennsport” è scritta nel 1962 in occasione del Gran Premio di Francia. Qui la Porsche 801 guidata da Dan Gurney, conquista la prima ed unica vittoria del marchio nel Campionato di F1.
Gli anni ’60 e ’70, la nuova concezione delle vetture da corsa Porsche
Continuando la passeggiata tra i modelli esposti in quelle che diventano delle sale espositiva naturali, ecco la Porsche 908/02 Spyder del ’69. Di maestosa grandezza e piatta con un telaio spaziale in alluminio avvolto in un corpo in plastica da 13 chilogrammi. La vettura si rivela praticamente imbattibile nel Campionato del Mondo Marche e costituisce un cambiamento di epoca nella storia delle corse di Porsche. Tra il 1969 e il 1972 colleziona numerosi risultati, al punto che ancora oggi è l’auto da corsa Porsche di maggior successo.
Restando nei mitici anni ’70, non poteva di certo mancare la memorabile Porsche Vaillant 917/30 Spyder pilotata da Vic Elford e Herbert Müller.
Non mancano auto che hanno avuto la “gloria” di suscitare scalpore. È il caso di questa meravigliosa Porsche 959 Gruppe B del 1983 realizzata appunto per ottenere l’omologazione al Gruppo B nelle corse. Il prototipo si presenta con una fine colorazione bianco perla e vanta una bassa resistenza aerodinamica, anche grazie alle ruote particolari. In pratica un sogno nel sogno.
Dopo questa breve parentesi anni ’80, ci ritroviamo immersi negli anni ’90, anni in cui Porsche lascia un segno indelebile nella storia delle corse con i modelli 911 GT1 e 911 GT1 Evo.
Come ha ribadito Achim Stejskal, Head of Porsche Heritage and Museum: “non potevamo scegliere posto migliore con un ambiente superlativo come il Lago di Como per presentare 30 tra le vetture più straordinarie di Porsche“.
Questo è un anno importante per la casa di Stoccarda che vuole condividere tale festa con tutti gli appassionati del marchio. Dunque non mancate a Zuffenhausen il prossimo 8 giugno per un’altra festa spettacolare sotto il segno di Porsche.
Co-fondatore e caporedattore