A Milano moda uomo è ancora Gucci
È Sabato De Sarno, alla sua prima collezione uomo per Gucci, che apre la Milano Fashion Week dedicata alle collezioni maschili per l’autunno-inverno 2024/25. Una sfilata attesissima, la prima dedicata all’uomo firmata dal neo direttore creativo, che ha fatto il suo debutto da Gucci con la sfilata donna P/E 2024.
Gucci Uomo Autunno Inverno 2024
La collezione Gucci uomo firmata da De Sarno va in scena alla Fonderia Carlo Macchi di Milano: il colpo d’occhio iniziale regala all’istante un’immagine speculare con quella della prima sfilata femminile firmata da Sabato De Sarno direttore creativo di Gucci. Identici anche i valori che hanno guidato il designer a tratteggiare un altro capitolo della sua storia in Gucci. “È una storia che nasce dalla gioia di vivere. Dalla passione e dall’umanità, dalle persone e dalla vita reale, da un fascino irriverente, dalla provocazione e dalla sicurezza di sé, dalla semplicità, dalle sensazioni repentine e dalle emozioni” scrive De Sarno, nel manifesto che accompagna la sfilata.
Gucci Uomo: cappotti e completi come rassicuranti certezze
“È una storia fatta di film, della mia amata Italia, di intellettuali e di viaggi in giro per il mondo, ma è anche sentirsi a casa ovunque si vada”: l’intenzione è quella di rileggere i capisaldi del vestire maschile con la sensibilità della vita quotidiana. Una visione coerente e complementare rispetto alle proposte femminili: medesima palette colori, medesimi volumi, nel segno del minimalismo rassicurante. Si conferma la filosofia del “less is more” su una passerella che valorizza capi dalla mano sartoriale, molti i capispalla su cui De Sarno costruisce poi l’intero look. Lunghi cappotti si fanno così largo nel guardaroba dell’uomo contemporaneo, anche in una versione smanicata, più rilassata e libera, così com’è alleggerita nel peso e nel volume.
Il guizzo del rosso Ancora
In passerella tanti completi giacca e pantalone in total white, rivisitati, ma pur sempre formali; nessun vezzo di eccentricità se non fosse per i giubbotti dai colletti scintillanti e per i look in pelle che abbagliano nell’intenso rosso Ancora, codice e simbolo della maison Gucci nell’era De Sarno. Tra i pochi indizi rivelatori di uno stile maschile che sfugge a canoni imposti e definizioni, figurano le scarf tie annodate al collo, con l’aria rilassata di chi si sente bene nei propri panni.
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Gli accessori iconici Gucci declinati al maschile
La collezione “è una storia di oggetti, lucenti, freddi al tatto ma caldi nell’anima e nel cuore. Oggetti attraenti e da collezionare, non per un museo, per essere indossati nella vita di tutti i giorni” spiega ancora De Sarno. Oggetti che rintracciamo nella collana nell’iconica catena Gucci, oggi esibita in versione argentea da lui; come nell’immancabile borsa Jackie, must have anche nel guardaroba maschile.
Il volume Gucci Prospettive 2: Ancora Milano accompagna la sfilata
Alla vigilia del suo esordio nella moda maschile Gucci, Sabato De Sarno presenta Gucci Prospettive 2: Ancora Milano, il secondo volume dedicato alla città e alle sue espressioni creative. Curato da Paola Antonelli – architetta, curatrice di design, milanese “prestata” a New York – il libro illustra le molteplici dimensioni e i diversi aspetti del design milanese.
I nuovi art wall “Ogni tanto, lo so, sogni anche tu, e sogni di noi”
“Ci siamo ispirati all’idea di frizioni e attriti, alternando lampi di brutalismo a visioni di raffinatezza commerciale, imprenditoriale e industriale, esplorando i cliché dell’eleganza borghese senza trascurare le sfumature più complesse e radicali che la rendono squisitamente milanese”, spiega Paola Antonelli. Così in diverse città del mondo sono stati svelati i Gucci Art Wall che raffigurano l’opera di Valerio Eliogabalo Torrisi – la stessa che appare sull’invito alla sfilata e che recita: ‘Ogni tanto, lo so, sogni anche tu, e sogni di noi’. Una storia, anche di moda, che parte dalla gioia di vivere, dalle persone e dalla vita reale.