Avevo guidato la Ducati GP6 di Loris Capirossi a Valencia
Era lunedì 30 ottobre 2006, il giorno successivo al drammatico finale del Campionato del Mondo MotoGP sul circuito di Valencia. Nicky Hayden era stato incoronato Campione del Mondo, Valentino Rossi viveva l’amarezza di un errore decisivo, e la Ducati festeggiava uno storico 1-2 nella gara conclusiva dell’era delle MotoGP 990cc.
Ducati GP6 la regina dell’era 990cc MotoGP
Come raccontato nel nostro recente articolo su Moda e Motori Magazine, la Ducati GP6 rappresenta un pezzo unico di storia sportiva. Con il suo motore V4 da 990cc e oltre 250 cavalli, questa moto dominava i circuiti più impegnativi al mondo, raggiungendo velocità superiori ai 340 km/h. Nel 2006, fu portata al limite da Loris Capirossi, che ottenne vittorie memorabili, tra cui quella al GP di Motegi, e contribuì al primo storico 1-2 Ducati a Valencia.
Quella stessa moto, oggi valutata tra 400.000 e 800.000 dollari, è un simbolo di eccellenza tecnica e ingegneristica, come sottolineato nel nostro approfondimento sull’asta RM Sotheby’s.
Un invito inaspettato dal Team Ducati
Livio Suppo, Team Manager del Ducati Marlboro Team, mi fece una proposta indimenticabile, mi offrì di guidare la Ducati GP6, la moto di Loris Capirossi, e completare quattro giri sul tracciato di Valencia. Mi spiegò che avrei utilizzato la mappatura A, quella che sprigionava tutta la potenza della moto – oltre 250 cavalli con una risposta dell’acceleratore immediata. Nonostante non avessi mai guidato una moto così potente, accettai immediatamente. L’occasione di provare la moto più potente al mondo non poteva essere sprecata.
I preparativi prima della partenza
Tutto era pronto per i miei giri sulla Ducati GP6. Il cameraman di Dorna era posizionato per le riprese, Gigi Soldano e Tino Martino preparavano i loro teleobiettivi, e Suppo diede il via libera finale. Il meccanico che aveva assistito Capirossi durante il weekend spinse la GP6, e mi trovai in sella, diretto verso la prima curva del circuito di Valencia.
Il ricordo dei freni in carbonio
Mi ricordo che appena uscito dai box, la memoria mi riportò all’esperienza del 2005 con la GP5: i dischi in carbonio richiedevano tempo per scaldarsi, un dettaglio che non avrei mai dimenticato. Con estrema cautela affrontai le prime curve, lasciando che i freni raggiungessero la temperatura ottimale. La salita tra la curva cinque e sei fu il primo momento in cui percepii l’immensa potenza della moto. La Ducati GP6 sembrava letteralmente decollare.
La potenza della Ducati GP6
Sfrecciando lungo il rettilineo ddel circuito di Valencia prima della curva otto, la potenza della GP6 si fece sentire in tutta la sua forza. Ogni accelerazione era un’esplosione di adrenalina, portandomi rapidamente dalla prima alla sesta marcia. Sul rettilineo principale di 876 metri, l’accelerazione fu letteralmente terrificante: in una manciata di secondi, raggiunsi velocità che mi lasciarono senza fiato. Il cronometro segnò 1’47.86, ben 15 secondi più lento del record di pista stabilito da Capirossi con 1’32.924, ma per me era già un’impresa.
La Ducato GP6 guidata al MotoGP Valencia 2006 resta Indimenticabile
Dopo i quattro giri, Livio Suppo si avvicinò per chiedere le mie impressioni. Il mio sorriso diceva tutto: era stata l’esperienza di potenza più spaventosa e affascinante che avessi mai vissuto. Nessuna delle altre MotoGP del 2006 che provai successivamente – inclusa quella di Valentino Rossi – eguagliava l’accelerazione e la velocità della Ducati GP6. La telemetria confermava la superiorità di questa moto straordinaria, che combinava un motore da 260 CV con un telaio in acciaio e slick Bridgestone perfettamente calibrati.
Ducati GP6 un’eredità di potenza e tecnologia dal MotoGP
La Ducati GP6 del MotoGP Valencia 2006 rappresenta ancora oggi una pietra miliare nella storia delle competizioni. La sensazione di potenza pura, l’ingresso preciso in curva garantito dalla ruota anteriore da 16 pollici e la reattività del telaio rimarranno per sempre impressi nella mia memoria.
Perché l’ultima gara MotoGP Valencia 2006 è stata indimenticabile?
Lultima gara del MotoGP di Valencia 2006 non è stato solo l’ultimo capitolo dell’era 990cc, ma anche un momento in cui la Ducati ha dimostrato la sua eccellenza tecnica. La Ducati GP6 ha segnato un punto di svolta, offrendo una combinazione di potenza e controllo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del motociclismo.