Valentino Haute Couture P. E. 2025 la visione vertiginosa di Alessandro Michele
La prima sfilata Haute Couture di Alessandro Michele per la Maison Valentino ha portato in passerella un’esperienza intensa, carica di simbolismo e teatralità. La collezione, intitolata “Vertigineux”, ha segnato l’inizio di una nuova era per la Maison, mescolando arte, letteratura e sartorialità in un viaggio estetico denso di riferimenti culturali.
Valentino Haute Couture P. E. di Alessandro Michele
Un debutto all’insegna della vertigine
La parola chiave di questa collezione è vertigine: un concetto che attraversa l’intera presentazione, dalla scenografia agli abiti. Alessandro Michele ha voluto trasformare la sua prima Haute Couture per la Maison Valentino in un manifesto artistico, esplorando la moda come un linguaggio che intreccia passato, presente e futuro.
- Modelle delle Valentino Haute Couture P. E. 2025
- Valentino Haute Couture P. E. 2025
- Valentino Haute Couture P. E. 2025
La sfilata si è svolta nel suggestivo Palais Brongniart a Parigi, in un’atmosfera rarefatta e quasi onirica. Il pubblico è stato accolto nell’oscurità, con le gradinate che svanivano verso l’alto, mentre su ogni seduta erano stati posizionati fascicoli pieni di parole, un dettaglio che ha rafforzato l’idea di una collezione costruita attorno al concetto della lista e dell’accumulazione di significati.
L’arte della lista: il metodo di Michele
Alessandro Michele ha dichiarato di essere affascinato dalle liste, un elemento che ha guidato la sua intera costruzione della collezione. Citando Umberto Eco e il suo “Vertigine della lista”, il designer ha voluto creare un catalogo visivo e concettuale in cui ogni abito fosse il risultato di un processo stratificato di riferimenti e connessioni.
La collezione comprende 48 abiti, ciascuno accompagnato da una lista che ne racconta la genesi attraverso elementi materiali e immateriali:
- Proporzioni mesurabili e silhouette esagerate
- Filamenti emotivi e riferimenti pittorici
- Strati di tessuti storici intrecciati con nuove lavorazioni
- Geometrie cromatiche e drappeggi filosofici
- Richiami simbolici alla cultura giapponese, veneziana e messicana
Ogni look è quindi un capitolo di un racconto più ampio, in cui l’Haute Couture diventa una forma di narrazione complessa e stratificata.
- Modelle delle Valentino Haute Couture P. E. 2025
- Modelle delle Valentino Haute Couture P. E. 2025
- Modelle delle Valentino Haute Couture P. E. 2025
Un’estetica teatrale e sofisticata
Gli abiti di “Vertigineux” incarnano un senso di drammaticità e teatralità. Michele ha reinterpretato i codici storici dell’alta moda con una sensibilità contemporanea, enfatizzando le silhouette attraverso l’uso di crinoline imponenti, baschine esagerate, plissettature elaborate e dettagli barocchi.
I colori, come sempre in Valentino, hanno giocato un ruolo fondamentale. Il celebre Rouge Valentino ha dominato la scena, ma accanto a lui hanno brillato sfumature sofisticate come il verde celadon, l’argento metallizzato e il crema avorio. I tessuti sono stati modellati con maestria per creare effetti scultorei, mentre alcuni look sembravano veri e propri quadri in movimento, con decorazioni floreali, maschere preziose e dettagli ispirati alle antiche tradizioni sartoriali.
Tra i pezzi più iconici della collezione spiccano:
- Un sarouel in seta verde celadon, che evoca un’eleganza esotica
- Un abito interamente composto da fiori tridimensionali, come un giardino in movimento
- Maschere elaborate che coprivano i volti delle modelle, sospese tra Venezia e il Messico
- Drappeggi e volumi che rievocano l’estetica rinascimentale, mescolati a elementi futuristici
Un finale mozzafiato
Il finale dello show è stato un momento di pura potenza visiva e narrativa. In un crescendo drammatico, le modelle hanno attraversato la passerella sulle note di “Romeo e Giulietta” di Prokofiev, immergendosi in una fuga teatrale illuminata da luci stroboscopiche. L’atmosfera ricordava una fuga settecentesca rivisitata in chiave moderna, un’evocazione della bellezza in movimento che ha lasciato il pubblico senza fiato.
La Haute Couture secondo Alessandro Michele
Alessandro Michele ha trasformato il suo debutto in Valentino in una dichiarazione d’intenti. Il suo approccio all’Haute Couture è quasi filologico: ogni abito è una ricerca, un esperimento, una stratificazione di riferimenti. Il designer stesso ha dichiarato:
“La Haute Couture è una scultura che prende vita. È l’esperienza della pazienza, dell’apprendimento. Un esercizio che convoca il passato, il sapere, la conoscenza.”
Il suo metodo narrativo, che fonde moda, letteratura e filosofia, segna una nuova direzione per la Maison Valentino, portandola in un territorio di sperimentazione radicale e affascinante.
Con “Vertigineux”, Alessandro Michele ha ridefinito i confini dell’Haute Couture, trasformandola in un viaggio concettuale che esplora il tempo, la storia e l’immaginazione. La sua visione, sospesa tra rigore sartoriale e libertà creativa, promette di segnare una nuova era per Valentino, in cui la moda diventa un linguaggio capace di raccontare storie, emozioni e culture diverse.
Questa collezione è stata più di una sfilata: è stata un’esperienza immersiva, un’ode al potere della bellezza e della conoscenza. E se il futuro di Valentino sarà guidato da questa stessa energia visionaria, possiamo aspettarci ancora molte altre vertigini.
- Modelle delle Valentino Haute Couture P. E. 2025
- Modelle delle Valentino Haute Couture P. E. 2025
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Direttore responsabile e Co-Fondatore di Moda e Motori Magazine