Cantina Rivera, vini D.O.C. di Castel del Monte
La Puglia imperiale, Castel del Monte, la vendemmia, il nero di troia la cantina Rivera. La sua storia risale alla fine degli anni ’40 quando Sebastiano de Corato decise di fondare nell’omonima tenuta di famiglia “l’Azienda Vinicola Rivera”.
In questi giorni di vendemmia siamo andati a fare un giro nei vigneti della cantina Rivera all’ombra del Castel del Monte. Ad accoglierci c’è Sebastiano de Corato. Heritage manager, nonché nipote del fondatore, depositario dei segreti e della storia della cantina.
Cantina Rivera, vini D.O.C. di Castel del Monte
L’area di Castel del Monte o dell’alta Murgia, su cui si estendono i tipici vigneti, a spalliera bassa, copre due zone. Quella della fascia pre-murgiana con terreni di natura calcareo tufacei. Quella dell’altopiano calcareo roccioso della Murgia, che costituisce la spina dorsale della Puglia centrale. Queste terre dal clima mediterraneo con inverni miti e piovosi ed estati calde e asciutte, sono ideali per la coltura delle uve a bacca bianca: Pampanuto, Bombino Bianco, Fiano e Moscato Reale; e di quelle a bacca nera di grande eleganza e struttura: Bombino Nero e Nero di Troia. I vigneti hanno un’età media di 25 anni, con un minimo di 10 ed un massimo di 35.
Cantina Rivera i vini classici
I vini sono distribuiti in tutto il mondo, Asia e America Latina compresi. La prima annata ufficiale in bottiglia è il 1950, con il classico “Rosè” che fino agli anni ’80 ha rappresentato l’Azienda nel mondo. Oggi invece il testimone è passato a “Il Falcone” un Cru, maturato in rovere francese per 14 mesi. Un vino complesso, elegante ed austero. Esprime al meglio il grande potenziale enologico del Nero di Troia, principale varietà autoctona della zona D.O.C. Castel del Monte.
Anche questo vino era prodotto fin dal 1950 ma era etichettato con il nome di “Rosso Stravecchio”. La nascita del brand “Il Falcone” risale al 1971.
Più recente invece, nel 2000, la nascita del “Puer Apuliae” o “Figlio di Puglia”, come veniva chiamato Federico II di Svevia. Vino di gran carattere invecchiato per 14 mesi in barriques nuovi. Notevoli i profumi di viola e anice stellata caratterizzano questo vino. Inoltre è stato il primo vino a riportare il nome del vitigno “Nero di Troia” in etichetta.
Nell’azienda vinicola Rivera, si gusta il presente di una Puglia che risiede ancora una volta nel suo lontano passato.
Co-fondatore e caporedattore