Gianfranco Ferré, Gioielli e Ornamenti

L’amore di Gianfranco Ferré per il “gioiello – ornamento”  non è mai stato in secondo piano, e risale agli inizi della carriera dell’artista, quando la sua creatività non era ancora confinata all’ambito della moda.

 

Gianfranco Ferré. L'amore di Gianfranco Ferré per il "gioiello - ornamento"

Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti Palazzo Madama Torino/ Gaetano Piazzolla gpiazzophotography

 

Per Ferré “il gioiello è l’elemento immediato per esprimere un desiderio di bellezza innato” , un simbolo di potere, di prestigio e autorita. Un modo di rappresentare la propria personalità, come lo farebbe un abito, forse ancora più di questo. Nel “gioiello” risiede il “mondo”.
La mostra, “Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti.”
 



 
Organizzata nella Sala del Senato di Palazzo Madama a Torino dal 12 ottobre 2017 al 19 febbraio 2018. Presenta una visione particolare della creatività e della progettualità di Gianfranco Ferré. Evidenzia come lo stilista abbia dato un’attenzione particolare alla ricerca sia della forma che della materia. I risultati ottenuti sono innovativi. Nella progettazione degli stessi, vi è un riferimento continuo ai suoi studi di architettura e design.
Vetri di Murano, legni dipinti, metalli smaltati. Conchiglie levigate, cristalli Swarovski. Legno, cuoio, rame e bronzo, ogni gioiello per Ferré descrive il proprio tempo. Questo è inteso come un concetto di “eternità che rappresenta l’immanenza del presente”.

Gianfranco Ferré. L'amore di Gianfranco Ferré per il "gioiello - ornamento"

Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti Palazzo Madama Torino/ Gaetano Piazzolla gpiazzophotography

 

Dunque lo stilista con le sue creazioni ornamentali, “racconta storie”,utilizzando il linguaggio della materia.
Il gioiello viene visto e pensato come un abito, usato per coprire e scolpire il corpo. Oggetti diversi ma con la stessa anima.Importante nel contesto della mostra è stata la scelta della struttura delle gabbie in cui alloggiano gli ornamenti, che è arrugginita, ruggine che era amata dallo stesso Ferré, e che contrasta in modo non competitivo con la ricchezza dei “Gioielli-Ornamenti”