Alaïa e Balenciaga in mostra a Parigi
Cristóbal Balenciaga fu definito “L’unico couturier”, da Coco Chanel, in quanto era l’unico in grado di cucire e assemblare gli abiti che lui stesso creava.
Il suo contributo al mondo dell’haute couture è stato così significativo che, secondo Christian Dior, Hubert de Givenchy e Coco Chanel stessa, Balenciaga è stato considerato “il maestro di tutti noi” e “l’architetto dell’haute couture“. Queste parole pronunciate da figure autorevoli del mondo della moda hanno contribuito a creare un vero e proprio culto attorno al couturier spagnolo, ispirando generazioni di stilisti passati e presenti.
Di Cristóbal Balenciaga i posteri hanno detto molto, soprattutto che ha trasformato l’haute couture in arte. E anche: “l’unico vero couturier, in fondo, era lui, gli altri sono solo fashion designer”. Sono parole che pronunciarono, rispettivamente, Christian Dior, Hubert de Givenchy e Coco Chanel, che insieme a molti altri stilisti del passato e del presente hanno fatto dell’ammirazione per il couturier spagnolo un vero e proprio culto e una fonte di ispirazione. A pochi altri designer è stato destinato da parte dei colleghi un’ammirazione simile.
Ma chi era Cristóbal Balenciaga il fondatore della maison Balenciaga?
Cristóbal Balenciaga, il capostipite degli stilisti-personaggio, fondatore della maison Balenciaga. Nato il 21 gennaio 1895 a Getaria, un piccolo paese di pescatori nella provincia spagnola di Gipuzkoa. Cristóbal ha trascorso la sua infanzia aiutando la madre a cucire, scoprendo presto la sua passione e il talento per la sartoria. L’influenza della marchesa di Casa Torres, una nobildonna locale, gli ha permesso di studiare l’arte della sartoria a Madrid, aprendo la strada al suo destino. Nel 1919, ha aperto la sua prima boutique a San Sebastian, conquistando rapidamente la fama in Spagna.
La guerra civile spagnola del 1936 lo ha costretto a trasferirsi a Parigi, dove ha aperto il suo celebre atelier nell’Avenue George V nel 1937. La sua reputazione è cresciuta in fretta, attirando clienti da tutta Europa, nonostante il periodo difficile della guerra. La sua abilità nel confezionare abiti dall’inconfondibile stile, unita alla sua relazione segreta con Vladzio Jaworowski d’Attainville, ha contribuito al successo straordinario della maison Balenciaga.
Nel 1945, il nome di Balenciaga era famoso in tutto il mondo, simbolo di lusso e eleganza. La sua influenza ha toccato molti designer emergenti, tra cui Oscar de la Renta, Emanuel Ungaro, Mila Schön.
Nel 1968, a 74 anni, Balenciaga ha deciso di chiudere i suoi atelier, ma la sua eredità è stata preservata e riportata alla luce nel 1986. Oggi, il marchio Balenciaga è nelle mani di Demna Gvasalia, che continua a portare avanti il suo spirito innovativo.
L’erede di Balenciaga: Azzedine Alia
La stessa forma di adorazione molto probabilmente c’è stata soltanto per Azzedine Alaïa. L’enigmatico stilista tunisino scomparso nel 2017 ha fatto proseliti nella industry per i suoi volumi scultura, un design particolarmente attento alle forme del corpo femminile, sempre sensuale ma mai troppo “urlato”. Antesignano, il designer di Tunisi fece propria l’estetica di Balenciaga, imparziale ai trend e sempre fedele a sé stessa.
La mostra dedicata a Balenciaga e Alaia a Parigi
Nella Ville Lumière, luogo dove fu possibile ad entrambi i couturier di dare forma al proprio destino, giunge a gennaio 2020 una bella celebrazione. Un’occasione imperdibile per poter vedere da vicino il filo rosso che lega i due maestri, con la possibilità di ammirare da vicino le creazioni di entrambi. “Azzedine Alaïa Collector: Alaïa and Balenciaga Sculptors of Shape” sarà visitabile dal 20 gennaio al 28 giugno 2020 a 18 Rue de la Verrerie, 75004 a Parigi. Dopo il suo debutto, la mostra viaggerà nella casa del Couturier spagnolo, nel villaggio di Guetaria, sede della Fondazione Balenciaga a luglio 2020.