Aldo Farinola, storia del modello over 60
Aldo Farinola, è un modello foggiano over 60 di successo. Probabilmente avrete già visto la sua immagine, campeggiare su alcuni cartelloni pubblicitari nelle grandi città o in copertina su riviste di tendenza. Ma la sua di storia è un po’ diversa da quelle che solitamente siamo abituati a leggere sulle riviste. Il suo successo arriva percorrendo una strada difficile, quella di ex obeso.
Per Aldo il bello è concepito come qualcosa da cui restare affascinato, incantato. Proprio per tale ragione è sempre molto attento al suo stile, a ciò che indossa e come lo indossa. Raffinatezza prima di tutto e, Aldo ama sentirsi definire una persona dal portamento elegante.
MMM ha il piacere di incontrare Aldo mentre prepara, in qualità di ambasciatore dello stile italiano, il viaggio per Firenze, dove ad attenderlo c’è Pitti Uomo. Questo il racconto.
– Come ha iniziato la carriera di modello?
Sono “rinato” nel senso più vero di questa parola, in seguito ad un intervento chirurgico con il quale ho perso 50 Kg dei miei originali 150 Kg. Poi come spesso accade nella vita, per un caso fortuito o per il destino, un’azienda di capispalla mi chiede di realizzare alcune pose indossando i loro capi. Puoi immaginare come mi sia sentito al momento. Pensavo fosse uno scherzo, anche perché l’azienda mi contatta via social. Poi però ho accettato, ho partecipato allo shooting e, la pubblicità che ne è derivata mi ha portato altri contatti e di conseguenza la notorietà. Adesso mi sembra di vivere un sogno. Sai, come nei film, un giorno al risveglio ti trovi a vivere una vita nuova, che non ha niente a che vedere con quella di prima.
– Cosa pensava del lavoro come modello prima di vivere ciò?
Il mondo della moda, di tutto quello che le ruota intorno e dunque il lavoro come modello, non li avevo mai considerati. Il mio unico approccio al “fashion” consisteva esclusivamente nel curare il mio look.
– Quali sono le cose che proprio non le piacciono di questo lavoro?
Diciamo che quando sei su un set, soprattutto in esterna, non trovi proprio tutte le comodità. Ecco, questa è una cosa che proprio non riesco a mandar giù.
– Ha delle passioni che l’impegnano oltre il suo lavoro?
Certamente. Dispongo di una collezione di 300 montature di occhiali. Questi si suddividono tra modelli da vista e modelli da sole. Inoltre seguo molto il calcio. Il Foggia è nel mio cuore e, tifo anche Juventus. Tuttavia gli impegni di lavoro non mi consentono di guardare tutte le partite. Così mi devo accontentare solo dei risultati.
– Ha un capo nel suo guardaroba che indossa più spesso?
Adoro indossare una felpa sportiva. Poi a seconda della stagione mi diverto ad abbinarla con una giacca o un cappotto. Spesso questo mio stile suscita una certa disapprovazione da parte di alcuni che mi invitano ad usare di più cravatta o papillon. Ma ognuno veste con il suo stile, ed io ho il mio.
– I suoi amici le chiedono consigli pratici su come vestire?
Tantissimi tra i miei amici, mi chiedono pareri su cosa indossare. Io semplicemente gli suggerisco di seguire il proprio istinto e di vestire quello che più gli piace, senza essere troppo ligi agli abbinamenti giusti. Il gusto è qualcosa di personale ed è importante e, anche bello, che tutti possano esprimerlo liberamente.
– Aldo, come lei sa MMM si occupa anche di motori. Ha un’auto a cui è affezionato?
Il giorno del mio 18° compleanno mio padre mi regalò una Volvo 244. È l’auto a cui sono più affezionato e che ho tenuto a lungo. Di recente però ho dovuto cambiarla e sono passato alle due ruote. Adesso ho una custom di grossa cilindrata.
Co-fondatore e caporedattore