BMW Art Car, fusione tra arte e velocità

Le BMW Art Car rappresentano uno degli esperimenti più affascinanti e innovativi nel mondo dell’automobile. Questo progetto, iniziato negli anni ’70, ha visto alcuni dei più grandi artisti contemporanei trasformare le vetture BMW in opere d’arte uniche, fondendo il mondo dell’arte e quello dell’ingegneria automobilistica. Ogni auto non è vista solo come un mezzo di trasporto, piuttosto come una tela su ruote, capace di raccontare una storia e di esprimere la creatività dell’artista.
 

BMW Art Car, fusione tra arte e velocità

BMW M6 GTLM realizzata da John Baldessari

 

La Storia delle BMW Art Car

Il progetto BMW Art Car è nato nel 1975 grazie all’idea del pilota francese Hervé Poulain, che desiderava combinare la sua passione per le auto da corsa con l’arte contemporanea. Mai nessuno avrebbe potuto immaginare, neanche la stessa BMW, che tale idea costituisse il punto di partenza per realizzare una collezione una delle collezione più belle nella storia dell’automobilismo diventata leggenda.
La prima vettura del progetto fu una BMW 3.0 CSL dipinta da Alexander Calder voluta appunto dallo stesso Poulain. Lo stesso pilota francese partecipò alla 24h di Le Mans con la variopinta vettura con il N° 93 e nonostante tutto la vettura ebbe una risonanza straordinaria. L’iniziativa ha così un successo immediato e porta ad una serie di collaborazioni con artisti di fama mondiale.

 

BMW Art Car, fusione tra arte e velocità

BMW M1 Art Car by Andy Warhol

 
Nel corso degli anni, il progetto ha coinvolto artisti del calibro di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, David Hockney e Jeff Koons.  Ognuno di essi ha interpretato secondo il proprio stile e la propria visione unici le vetture BMW. Lo scopo naturalmente è quello di proporre un dialogo costante tra l’estetica dell’arte e l’innovazione tecnologica delle automobili.

Le Art Car più famose

       
Alexander Calder (1975)

È la prima BMW Art Car, una 3.0 CSL. Decorata con colori vivaci e forme fluide. Calder, noto per le sue sculture mobili, trasferisce il suo linguaggio artistico sulla carrozzeria dell’auto, creando un’opera dinamica che sembra in movimento anche quando l’auto è ferma.

 

BMW Art Car, fusione tra arte e velocità

Alexandre Calder, BMW 3.0 CSL 1975, la prima delle BMW Art Car

 
Roy Lichtenstein (1977)
Lichtenstein, è l’artista Pop americano famoso per il suo stile ispirato ai fumetti. È il 1977 e l’artista usa i suoi noti “Ben Day Dots” sulla fiancata della 320i Turbo e la trasforma in una narrazione visiva. Utilizzando linee puntinate e colori primari, creò un’opera filante e veloce. Anche questa BMW partecipa alla 24Ore di Le Mans e guidata da Hervé Poulain e Marcel Mignot l’auto con il numero 50 ottiene la 9ª posizione nella classifica generale e la 1ª posizione nella classifica della sua categoria.

 

Andy Warhol (1979)
Warhol, maestro della pop art, dipinge una BMW M1, applicando, personalmente, il colore direttamente sull’auto con pennellate rapide e decise. La sua interpretazione rifletteva la velocità e la potenza della vettura, rendendola un’icona immediata nel mondo dell’arte automobilistica. la velocità è riflessa anche nella rapidità di esecuzione dell’opera, in quanto Warhol in soli 28 minuti stende sei kg di colore. La M1, già leggenda, partecipa, onore al merito, alla sua unica corsa, la 24 ore di Le Mans del 1979. Dopo tale gara, e con un 6° posto raggiunto nella classifica finale, la M1 diventa parte integrante del museo BMW.

Ernst Fuchs (1982)

Nel 1982 l’artista austriaco Ernst Fuchs si occupa di una BMW 635 CSi. Si tratta di una prima BMW Art Car basato interamente su un modello di serie e destinata a diventare fin da subito un pezzo da collezione. Fuchs noto per gli ampi dipinti religiosi, da vita alla BMW “La volpe di fuoco a caccia di lepre”, che si distacca molto da quello che è il suo stile, soprattutto per le fiamme che spiccano su uno sfondo nero. 

 

BMW Art Car, fusione tra arte e velocità

Ernst Fuchs BMW 635 CSi 1985

 
Jeff Koons (2010)
L’interpretazione di Jeff Koons di una BMW M3 GT2 era un’esplosione di colori e forme, unendo elementi di velocità e potenza con un’estetica pop e contemporanea. L’auto, presentata alla 24 Ore di Le Mans, fu un tributo alla connessione tra arte, tecnologia e prestazioni.

 

BMW Art Car, fusione tra arte e velocità

Roy Lichtenstein BMW 320i Turbo 1977

 

Altri Artisti Notevoli

Oltre ai più celebri, il progetto ha incluso lavori di artisti come Frank Stella, che ha creato un effetto di carta millimetrata gigante sulla sua BMW 3.0 CSL nel 1976, e Jenny Holzer, che ha usato testi luminosi sulla sua BMW V12 LMR del 1999. Ogni artista ha portato un approccio unico, in base a quelle che sono le proprie idee, senza che vi sia alcun limite. I risultati sono evidenti, in quanto utilizzando tecniche grafiche e artistiche diverse, nessuna delle auto assomiglia ad un’altra.  

 

BMW Art Car, fusione tra arte e velocità

Matazo Kayama BMW 535i 1990

 
Nel 1990, l’artista giapponese Matazo Kayama ha creato una delle più spettacolari BMW Art Car, una BMW 535i decorata con tecniche tradizionali giapponesi che includono foglia d’oro e d’argento, creando un’opera che fonde tradizione e modernità.

Nel 2016, John Baldessari, un pioniere dell’arte concettuale, ha aggiunto la sua visione minimalista a una BMW M6 GTLM. Baldessari sorprende utilizzando elementi minimi su superfici ampie. Il risultato è di grande impatto ed efficacia. Il nome della sua BMW Art Car è “Fast”, velocità e, la dice già lunga. 

L’Impatto Culturale

Le BMW Art Car non sono solo capolavori artistici. Rappresentano anche un dialogo tra diverse discipline. Attraverso queste collaborazioni, BMW ha dimostrato come l’arte possa trascendere i tradizionali confini della tela per incontrare l’ingegneria e il design automobilistico. Ogni vettura è una testimonianza della capacità della disciplina artistica, di influenzare e arricchire il mondo reale.

 

BMW Art Car, fusione tra arte e velocità

John Baldessari BMW M6 GTLM 2016

 
Queste auto viaggiano in tutto il mondo, sono esposte in musei e nelle gallerie più prestigiose e contribuiscono così a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento dell’arte contemporanea tra un pubblico più ampio. Inoltre, il progetto è fonte di ispirazione per altre case automobilistiche e artisti pronti ad esplorare nuove frontiere creative.

BMW Art Car Oggi

Il progetto continua per la sua strada e nello stesso tempo si evolve. Nuove aggiunte, come la BMW M Hybrid V8 dipinta da Julie Mehretu nel 2024, arricchiscono ulteriormente la collezione, portando avanti l’eredità iniziata quasi cinquant’anni fa.

Le BMW Art Car rappresentano dimostrano che l’arte può davvero viaggiare a tutta velocità.