Daizy Shely flirta con la sessualità
La maggior parte delle sfilate si sà, sono qualcosa fuori dall’ordinario così, anche quella della giovane designer israeliana, Daizy Shely, non ha rotto questa tradizione. La stilista per la collezione Autunno/Inverno 2017, si ispira ad una donna forte, sicura di sè che ama le sue imperfezioni. Il suo guardaroba diventa così versatile e leggermente ambiguo, tanto da permetterle di passare dalla notte al giorno senza alcuna inibizione.
Daizy Shely e lo stile maschile
La designer israeliana, Daizy Shelypresenta la collezione Autunno/Inverno 2017 alla Milano fashion week
I pantaloni a vita alta di taglio maschile, vengono indossati sotto sensualissime vestaglie. Lo stile richiama fortemente quello degli anni ’40, in fil coupé con dévoré di velluto e lurex.
Sotto cappotti classici in lana o bomber da aviatore con colletto di marabù, spuntano con disinvoltura babydoll ultra-femminili. Una tuta nera fascia il corpo e ne esalta le curve. Lasciando scoperte le spalle e portando sul corpetto, dettagli che ricordano i revers di un blazer maschile. La gonna? Anche questa a vita alta, con spacco “vertiginoso” abbinata ad un corsetto ispirato al guardaroba di Elisabetta I, icona del XVI secolo e simbolo della donna risoluta, come anche le gorgiere, le ruches che ornano giacchine e abiti e i colori pastello.
Sera e giorno si sovrappongono con leggerezza anche nella scelta dei tessuti che vengono accostati in maniera imprevedibile. Così il cappoto casual in lana grossa intrecciata assume un’aria più sofisticata grazie al collo in piume di marabù. Mentre il romantico abitino di pizzo chantilly color celeste polvere, è “sporcato” da un nastro nero che lascia un vago pensiero di sado-maso. La giacchina corta che sembrerebbe di montone in realtà è fatta con piume di struzzo arricciate.
Calze a rete, maglia oversize e cappellini neri, si ispirano alla sensuale Catherine Deneuve. Interprete del film anni’80 The Hunger, la cui colonna sonora è stata utilizzata per la sfilata. Sin dal backstage, il risultato è stato subito chiaro un continuo flirtare con la sessualità. Senza alcuna paura di metterla in mostra.
Co-fondatore e caporedattore