Dior Autunno Inverno 2025 26 la sfilata di Maria Grazia Chiuri

La sfilata Dior Autunno-Inverno 2025-26, firmata da Maria Grazia Chiuri, ha incantato la Paris Fashion Week con una collezione che intreccia passato, presente e futuro. L’ispirazione principale? “Orlando” di Virginia Woolf, un’opera che esplora il concetto di genere e il rapporto tra moda e identità. Chiuri ha saputo trasformare questa riflessione letteraria in un’ode alla rappresentazione sartoriale, richiamando anche l’heritage di Dior e le visioni di due dei suoi più iconici direttori creativi: Gianfranco Ferré e John Galliano.
 

Dior Autunno Inverno 2025 26 la sfilata di Maria Grazia Chiuri

Dior Autunno Inverno 2025 26 la sfilata di Maria Grazia Chiuri

 

Dior Autunno inverno un viaggio nel tempo attraverso la moda

Maria Grazia Chiuri ha sempre concepito la moda come “un agente attivo della rappresentazione”. In questa collezione, il tempo diventa un elemento centrale, proprio come in “Orlando”, il romanzo di Virginia Woolf in cui il protagonista attraversa secoli, generi ed epoche senza mai invecchiare. Il risultato è una linea che celebra la fluidità, combinando elementi tipici di diverse epoche con una visione moderna della sartoria.

La sfilata Dior si è svolta in un’atmosfera unica, grazie alla scenografia curata da Bob Wilson, che ha trasformato la passerella in un “teatro anatomico”, un luogo simbolico che richiama il concetto di trasformazione.

Il ritorno della camicia bianca e della T-shirt J’adore Dior

Uno degli elementi chiave della collezione è stata la camicia bianca, un capo iconico nella storia della moda e della maison. Chiuri l’ha reinterpretata come simbolo di libertà dagli stereotipi di genere, unendo le silhouette strutturate di Gianfranco Ferré con un’estetica più fluida e moderna. Il risultato? Una camicia che gioca con la trasparenza, la leggerezza e la sartorialità, accostata a micro bustier e pantaloni maschili.
 

 

Altro grande ritorno è quello della T-shirt “J’adore Dior” di John Galliano. Se negli anni 2000 era un’icona dello streetwear di lusso, oggi Chiuri la reinventa con nuovi dettagli, tra cui stampe floreali e inserti sartoriali. Un omaggio a Galliano che, con il suo stile audace e rivoluzionario, ha segnato un’epoca per la maison.

Il jabot e le influenze del 1700

La collezione Dior Autunno Inverno 2025 26 attinge a piene mani dal guardaroba del XVIII secolo, con un focus particolare sul jabot, il colletto con ruches tipico dell’abbigliamento aristocratico dell’epoca. Questo elemento viene destrutturato e reinterpretato in chiave contemporanea, diventando un accessorio versatile, smontabile e rimontabile a seconda delle esigenze. L’incontro tra il jabot e la camicia bianca è una delle cifre stilistiche più affascinanti della collezione, a dimostrazione di come la moda possa essere un ponte tra epoche diverse.
 

 

Un mix di materiali e silhouette per la sfilata Dior

Maria Grazia Chiuri ha voluto esplorare il contrasto tra leggerezza e struttura, tra tessuti tecnici e sartorialità classica. La collezione presenta bomber e trench realizzati in materiali innovativi, abbinati a velluto jacquard e crinoline lavorate con il tipico motivo cannage di Dior. Il corsetto, altro elemento chiave della tradizione femminile, viene rivisitato in versione removibile, permettendo a chi lo indossa di scegliere se enfatizzare o meno la silhouette.
 

 

Gli abiti da sera, pezzi immancabili in ogni collezione Dior, chiudono la sfilata con un’eleganza senza tempo. L’ispirazione storica si fonde con una visione futuristica, dando vita a creazioni preziose che celebrano la bellezza e la libertà di espressione.

L’importanza della collaborazione artistica

Uno degli aspetti che rende unica la visione di Maria Grazia Chiuri è la sua volontà di collaborare con artisti provenienti da diversi mondi creativi. Oltre alla scenografia di Bob Wilson, la stilista ha coinvolto coreografi e registi per trasformare la sfilata in una vera e propria performance artistica. Questa sinergia tra moda, arte e teatro dimostra come la moda non sia solo un prodotto commerciale, ma una forma di espressione culturale e sociale.

La collezione Dior Autunno Inverno come repertorio di possibilità

Dior ha descritto questa collezione come “un invito a usare la moda per essere se stessi”. Ogni capo diventa un tassello di un repertorio di possibilità, dove l’abbigliamento non è solo un accessorio estetico, ma un mezzo per esprimere la propria identità. In un’epoca in cui i confini tra generi e stili sono sempre più fluidi, Maria Grazia Chiuri offre una visione della moda che celebra la libertà, la storia e l’evoluzione dell’individualità.
 

 

La sfilata Dior Autunno-Inverno 2025-26 alla Paris Fashion Week non è solo una celebrazione del passato, ma un passo avanti verso il futuro della moda. Una moda che racconta storie, che si nutre di cultura e che, attraverso l’heritage della maison, continua a ridefinire il nostro modo di vestire e di esprimerci.