Ferragamo alla Milano Fashion Week tra danza, surrealismo e sartorialità
La sfilata di Ferragamo per la collezione Autunno-Inverno 2025-2026 alla Milano Fashion Week si è rivelata un raffinato equilibrio tra passato e presente, con richiami alla danza contemporanea, all’avanguardia surrealista e agli elementi iconici della maison. Maximilian Davis prosegue il suo percorso alla guida creativa del brand fiorentino con una visione sempre più definita, esplorando nuove declinazioni dello stile Ferragamo e riconnettendosi alle radici della moda d’autore.
Sfilata Ferragamo
L’ispirazione tra Tanztheater e anni ‘20
Davis ha tratto ispirazione dal Tanztheater, corrente artistica sviluppatasi tra gli anni ’70 e ’80 grazie alla coreografa tedesca Pina Bausch. Questo connubio tra danza, teatro ed espressività corporea ha influenzato non solo le silhouette dei capi ma anche la costruzione stessa degli abiti. Trench in satin aderenti al corpo, cashmere morbido che avvolge le forme e piume che sembrano fluttuare nell’aria evocano il movimento della danza.
Parallelamente, la collezione attinge agli anni ’20, epoca di grandi rivoluzioni culturali e stilistiche, dove libertà ed emancipazione ridefinivano il modo di vestire. Davis reinterpreta questo spirito con uno sguardo contemporaneo, introducendo elementi classici rivisitati in chiave innovativa.
Sartorialità e reinterpretazioni moderne
Se nella precedente collezione Ferragamo aveva esplorato la danza in maniera più letterale, con richiami evidenti a scaldacuore e scarpette da ballo, questa volta la citazione è più velata. La moda diventa un mezzo per raccontare la libertà di movimento e di espressione, con abiti che giocano con le forme e i materiali. Giacche strutturate e cappotti in pelle dal taglio trench si alternano a gonne fluide con profondi spacchi laterali, creando un gioco di contrasti tra rigidità e morbidezza, tra costrizione e leggerezza.
Un altro riferimento interessante emerge dalle campagne pubblicitarie di Ferragamo degli anni ‘80, in cui si evidenziava una femminilità elegante e sofisticata. Questa estetica ritorna sulla passerella con tailleur grigi dalle linee pulite e scarpe impreziosite da dettagli floreali, un elemento che si estende fino agli accessori, con borse da sera decorate con petali di organza e clutch di piume.
L’elemento surrealista nella collezione
Davis introduce anche una sottile influenza surrealista nella collezione. “Trovo affascinante l’idea di partire da oggetti quotidiani e interpretarli in modo disturbante, infondendo una sottile inquietudine in ciò che è familiare”, ha dichiarato il designer. Questo approccio si riflette nella trasformazione della borsa Hug, che si sdoppia diventando un marsupio da allacciare in vita o una pochette di piume, giocando con le percezioni e le funzioni degli accessori.
Anche la scenografia della sfilata ha enfatizzato questo immaginario onirico: la passerella cosparsa di petali di rosa evocava un’atmosfera romantica ma al tempo stesso enigmatica, con un tocco di teatralità che richiamava l’essenza stessa del Tanztheater.
Il beauty look passione e teatralità
L’estetica di Ferragamo non si è limitata ai capi, ma ha coinvolto anche il beauty look delle modelle, in perfetta armonia con il concept della collezione. Il trucco, curato da Thom Walker per Anastasia Beverly Hills, ha enfatizzato gli zigomi con un contouring leggero, mentre le labbra si tingevano di nuance intense come il rosso scarlatto e il prugna, ispirandosi ai petali di rosa.
Gli occhi, invece, presentavano un’ombra marrone sfumata per ricreare quell’effetto “stanchezza affascinante”, tipico delle ballerine dopo ore di prove. I capelli, curati dal team di Wella Professionals diretto da Virginie Moreira, erano lucidissimi e disciplinati, mossi da un effetto leggero che li rendeva sinuosi e danzanti.
Una collezione di transizione o di affermazione?
Con questa collezione, Maximilian Davis sembra consolidare il suo percorso all’interno della maison, ma allo stesso tempo lascia aperte alcune interpretazioni sul futuro del brand. L’uscita di Marco Gobbetti dalla guida di Ferragamo e l’annuncio imminente di un nuovo CEO potrebbero segnare un cambiamento di rotta. Tuttavia, la direzione stilistica di Davis appare sempre più sicura, con un equilibrio tra innovazione e heritage, tra sperimentazione e sartorialità classica.
Ferragamo continua a raccontare la sua storia attraverso il linguaggio della moda, rendendo omaggio alla danza, alla libertà espressiva e al surrealismo con una collezione che unisce forma e movimento, tradizione e modernità.
Un omaggio alla bellezza del corpo in movimento, che attraverso la moda trova la sua più elegante espressione.
Direttore responsabile e Co-Fondatore di Moda e Motori Magazine