Ferrari 250 Testa Rossa una delle più belle e costose
La Ferrari 250 Testa Rossa “Pontoon Fender”, una delle auto più belle e desiderabili disegnata da Scaglietti e prodotta dalla Ferrari a Maranello è presentata dalla famosa casa d’aste Sotheby’s. Con il telaio numero 0738 TR la Ferrari 250 Testa Rossa risale al 1958 e, le sue linee sono disegnate dalla matita del rinomato carrozziere italiano Sergio Scaglietti. Una dei 19 modelli prodotti, nella sua storia vanta una partecipazione a 20 competizioni con ben 4 vittorie assolute all’attivo. Oggi dopo un restauro completo da parte di Ferrari Classiche, è proposta in vendita da Sotheby’s, in un’asta che si terrà dal 21 al 23 febbraio, e costituisce una ghiotta occasione per acquisire una delle Ferrari più costosa e affascinante mai costruite.
La Ferrari 250 Testa Rossa origini
Le linee mozzafiato della Ferrari 250 Testa Rossa con lo stile di una spider barchetta tipo “pontoon fender” (parafanghi separati dal frontale) è stata disegnata da Sergio Scaglietti e la sua bellezza si dice che sia seconda solo alla Ferrari 250 GTO
È noto di come in Italia e dunque i suoi artigiani, abbiano creato oggetti ed opere d’arte evocativi che l’uomo abbia conosciuto. Veri e propri capolavori che ancora oggi producono sentimenti ed emozioni in ciascun spettatore. Durante gli anni ’50 del 900, tra le numerose capacità artigianali degli italiani si aggiunge quella di produrre auto sportive da sogno come le Ferrari. Piano piano le automobili non sono più concepite come semplice mezzo di trasporto, ma come dei veri capolavori su ruote. Tra le auto sportive, Ferrari 250 Testa Rossa ne rappresenta l’apice della sua era, ed è considerata una vera e propria scultura in movimento.
La Testa Rossa partecipa al Campionato del Mondo dal 1957 al 1962 e, in questi 5 anni viene consacrata come il modello Ferrari da corsa e sportiva più di successo della casa del Cavallino rampante. Una grande espressione di arte dell’automobilismo, grazie allo stile “pontoon” della carrozzeria.
Vediamo come si arriva alla realizzazione di questo modello di auto sportiva in Ferrari. Nel 1957 la Ferrari viene a conoscenza che la FIA, Fédération Internationale de l’Automobile, vuole limitare a 3000 litri la capacità dei motori dei prototipi sportivi da corsa. In previsione di tale cambiamento a Maranello gli ingegneri decidono di utilizzare il motore V-12 da 3,0 litri, allora in produzione sui modelli stradali 250 GT, sviluppandolo ulteriormente allo scopo di adeguarlo alle nuove necessità di pista.
Il motore V12 sulla Ferrari 250 Testa Rossa
Il nuovo motore Ferrari V12 da 3000 litri è dotato di 6 carburatori Weber a doppio corpo DCN. Sviluppa una potenza di 300 cavalli e si presentava con la testata verniciata in rosso. La prima 250 Testa Rossa, equipaggiata con l’omonimo motore, fa la sua apparizione sul circuito di Nürburgring nel 1957, con telaio numero 0666 e rivestita da una carrozzeria spider firmata Scaglietti. Nel giugno dello stesso anno, tale modello è affiancato in occasione della 24h de Le Mans, da quello che sarà il modello definitivo. Ha il telaio numero 0704 TR, un passo più lungo che misura 2,35 metri e una particolare carrozzeria in alluminio sempre firmata Scaglietti. Grossa presa d’aria nel muso, per favorire il raffreddamento dei freni e parafanghi scolpiti. Queste linee particolari attirano sin da subito l’attenzione del modello, che è soprannominato “Pontoon Fender Testa Rossa”.
La stagione corse 1958 della Ferrari 250 Testa Rossa
Il campionato della corse 1958 è dominio esclusivo della Ferrari 250 Testa Rossa Pontoon Fender . Ottiene un 1°, 2° e 3° posto alla 1000 Km di Buenos Aires, 1º e 2º posto a Sebring, 1º, 3º e 4º posto alla Targa Florio, 2º, 3º, 4º e 5º posto al Nürburgring 1.000 KM. E poi l’incoronazione che la consacra regina assoluta, ottenuta con la vittoria alla 24h di Le Mans. Gli aggiornamenti che subisce nel corso degli anni le consentono di restare ai vertici delle vittorie per altri 4 anni e di vincere ancora la 24h du Mans nel ’60 e ’62.
Tra tutte le configurazioni della Ferrari 250 Testa Rossa Pontoon Fender, ad ottenere maggior successo è la versione dedicata alla clientela privata. Di modelli così ne sono costruiti pochissimi e attualmente con carrozzeria Scaglietti ne restano solo 19 esemplari. La Ferrari 250 Testa Rossa dunque non è solo la vettura più cercata dai collezionisti e dagliappassionati ma anche la più celebrata tra le Ferrari. Persino più della Ferrari 250 GTO e della Ferrari 250 LM, costituendo così la vera definizione di leggenda.
La storia della Ferrari Testa Rossa 0738 TR
La Ferrari 250 Testa Rossa oggetto dell’asta che si terrà dal 21 al 23 febbraio prossimi, è completata in fabbrica a Maranello nella primavera del 1958. Il telaio 0738 TR è ordinato nuovo dal Concessionario Ufficiale Ferrari per l’America Centrale e del Sud a Caracas, Venezuela, per Jean-Louis Lacerda Soares di San Paolo, Brasile. Quando arriva in Brasile, nel giugno di quello stesso anno, il proprietario Soares inizia immediatamente a correre con il suo Team Scuderia Lagartixa. Alla fine del 1960, la squadra partecipa a 14 gare in tutto il Brasile, ottenendo molte vittorie e una mezza dozzina di podi.
La Ferrari 250 TR torna a Modena
Dopo il 1960 la vettura è acquistata da Giorgio Moroni che la rispedisce in Italia a Modena. Qui è creata una nuova carrozzeria in stile 250 GTO da Piero Drogo, il maestro carrozziere che in seguito avrebbe realizzato la carrozzeria per la leggendaria Ferrari 330 P4.
La Ferrari 250 Testa Rossa anni 50, passa ancora di proprietario, partecipa a numerose gare e continua ad ottenere importanti successi nelle competizioni. Nel 1975 la compra l’ex pilota automobilistico Camillo Christofaro. La Ferrari Testa Rossa rimane a San Paolo in deposito per circa un decennio. Fino a quando nel 1986 a trovarla è il leggendario “cacciatore di tesori” automobilistici Colin Crabbe, che riesce ad acquistare l‘auto sportiva e portarla con sé in Inghilterra.
Ferrari Classiche e il restauro della Testa Rossa
La sportiva di Maranello degli anni 50 trova casa poi in Inghilterra presso il collezionista conoscitore Sir Paul Vestey. Attraverso le sue cure e la sua passione, la Ferrari Testa Rossa degli anni 50 è pazientemente e accuratamente riportata alla sua configurazione originale. Ad occuparsene sono gli specialisti del marchio presso la DK Engineering di David Cottingham. La carrozzeria è sistemata e piegata manualmente e sull’anteriore è persino dipinta una striscia giallo verde in onore delle sue origini brasiliane. Sir Paul Vestey mantiene l’auto sportiva degli anni 50 per diversi anni, guidandola occasionalmente in eventi come la Mille Miglia Storica e il Goodwood Festival of Speed. Nel 1995 la rivende come parte di un complicato accordo di scambio per una Ferrari 330 P3. Nel 1996, ad acquistarla è il noto collezionista e appassionato pilota vintage Carlos Monteverde. Insieme partecipano ad oltre 50 gare classiche. Come riportato nella storia di Marcel Massini, il telaio 0738 TR è coinvolto in incidenti durante gare classiche nel 1998 e nel 2001, ma successivamente restaurato con cura.
Nel 2013 Monteverde prima di vendere la Ferrari 250 Testa Rossa, l’affida a Ferrari Classiche per un restauro completo. Il costo del restauro è una cifra esorbitante, 650.000€, ma ne vale la pena poiché la Ferrari Testa Rossa degli anni ’50 è riportata completamente alla sua configurazione originale del 1958.
A restauro ultimato, Ferrari Classiche rilascia anche il suo importante Libretto Rosso. Ciò a conferma che la vettura è uno dei pochi esempi rimasti ad avere sia il motore originale che il cambio. Dopo il completamento del suo restauro presso Ferrari Classiche, la Ferrari 250 TR con telaio 0738 TR è custodita da un collezionista americano.
La Ferrari TR quotazione
La 250 Testa Rossa è senza ombra di dubbio ampiamente considerata come una delle Ferrari più care. La sua quotazione si aggira tra i 31.000.000.000 e i 38.000.000.000 di dollari il prezzo dell’ultima asta non è possibile saperlo perchè RMSotheby’s ha voluto mantere segrete le offerte.
Co-fondatore e caporedattore