Ferrari 365 GTB/4 Daytona 1° prototipo
Il primo prototipo della Ferrari 365 GTB/4 Daytona sarà battuto da Sotheby’s in un’asta che si terrà dal 22 al 26 maggio prossimo. Si tratta di un prototipo completato agli inizi del 1967 e, con la sua incantevole bellezza, firmata Pininfarina, colma il divario tra tra la 275 GTB/4 e la 365 GTB/4. Durante tutto il ’67, è utilizzata dalla casa di Maranello per alcuni test, per poi essere venduta privatamente.
Per 20 anni è appartenuta ad un unico proprietario e, sottoposta ad un accurato restauro eseguito da specialisti Ferrari di base in Olanda. Successivamente tale prototipo ha vinto il premio Best of Show al Concours d’Elegance Paleis Het Loo Apeldoorn del 2016. Con la certificazione “Ferrari Classiche” e dopo essere stato esposto al Museo Ferrari il “prototipo della Ferrari 365 GTB/4 Daytona è pronto per essere battuto all’asta ed entrare a far parte così con la sua storia importante, di una nuova e prestigiosa collezione.
Storia del prototipo Ferrari 365 GTB/4 Daytona
Verso la fine degli anni’60 si pensava che il mondo delle vetture ad alte prestazioni fosse giunto ad un bivio. Ciò perché Lamborghini con la P400 Miura e il suo rivoluzionario design a motore centrale indicava la strada verso un futuro non troppo lontano. Proprio per rispondere alla Lamborghini Miura, la Ferrari dà il via al prototipo 365 GTB/4 Daytona, il cui design a prima vista, sembra ottenuto da un mix armonioso delle linee della 275 GTB/4. Infatti guardandola anteriormente la 365 Daytona sembra molto simile al design della 275 GTB/4. Solo il muso è leggermente più allungato e appiattito, mentre i fari e persino il rigonfiamento al centro del cofano sono gli stessi della 275. La forma posteriore è proprio quella classica della Daytona, anche questa derivante dalla 275. La parte più evocativa invece della Daytona è il profilo laterale e, non a caso era quello che piaceva di più anche al “Drake“. Se la si guarda attentamente, dall’anteriore, si possono riscontrare somiglianze e una certa familiarità con la Jaguar E-Type.
La prima immatricolazione in Italia
Il prototipo in questione con numero di telaio 10287 è di tipo 596. Al suo centro ospita un motore Colombo unico, che all’epoca nessun’altra Ferrari disponeva. È il Tipo 243, un V12 da 4,380cc dotato di sei carburatori.
Una volta completata, nel ’67, la Ferrari 365 GTB/4 Daytona, prototipo, è utilizzata dalla Casa di Maranello per lo svolgimento di alcuni test di fabbrica, presso l’Autodromo di Imola. La vettura è immatricolata per la prima volta l’8 maggio 1968, con targa italiana Roma B 85391, mediante il concessionario ufficiale Ferrari di Roma, Motor s.a.s. di Carla Allegretti e C. Il prezzo di vendita è di 8.000.000 di lire italiane.
L’esportazione negli USA e il ritorno in Europa della Ferrari 365 GTB/4 Daytona
Il primo privato a guidarla è Vincenzo Balestrieri. Industriale romano noto alle cronache per le sue imprese sportive, in particolare per le corse di motoscafi d’altura. Pensate che vince i campionati mondiali di barche a motore d’altura nel 1968 e 1970. Proprio intorno a questo periodo risale la sua avventura con la Ferrari 365 GTB/4 Daytona. Leggenda narra che Balestrieri avesse già ordinato una nuova 365 GTB/4, ma prima di prenderla in consegna, aveva scoperto attraverso conversazioni con Enzo Ferrari che era in arrivo una versione spider della stessa, da lui preferita in particolar modo. Così in attesa della spider e, invece di prendere la sua Daytona, Enzo presta a Balestrieri il Prototipo 365 GTB/4. Di tutto ciò vi è traccia nero su bianco in un articolo sulla stessa vettura su Cavallino n° 211.
Nel 1972 il prototipo con telaio 10287 viene acquistata dal suo primo proprietario, Gianpaolo Salgarella di Bologna. La vettura tuttavia rimane pochissimo nelle mani di Salgarella in quanto è esportata pochi mesi dopo il suo acquisto negli Stati Uniti. Qui cambia diversi proprietari, prima di essere acquistata da Victor N. Goulet di Chicago, Illinois, nel 1978.
Goulet, nel 1989 vende la Ferrari che torna in Europa grazie al suo nuovo proprietario un cittadino olandese che scelse di tenere l’auto in Svizzera. Con lui la 365 GTB/4 Daytona partecipa a diversi eventi, tra cui il Gran Premio di Dionne-les-Bains in Francia nel maggio 1993 e il 20º anniversario della Ferrari Suisse a St. Moritz.
Il restauro del 2003 da parte di un team olandese esperto di Ferrari
Siamo nei primi anni del 2000, e il prototipo Daytona è acquistato dal padre dell’attuale proprietario e torna così nei Paesi Bassi. Venutone in possesso, nota che la vettura è in uno stato pietoso. Vista la bellezza dell’auto e l’importanza storica che ha rivestito in Ferrari decide per un restauro che la riporti al suo antico splendore. Così la vettura è affida ad un team di specialisti dei Paesi Bassi, con grande esperienza sulle Ferrari d’epoca.
Terminato il restauro la Daytona si mette subito in mostra al Concorso di Eleganza di Villa d’Este nel 2012, dove riceve grande attenzione da parte della stampa di settore, del pubblico e degli appassionati. Il risultato più importante ottenuto dal restauro è il riconoscimento alla Daytona del certificato Ferrari Classiche, per il mantenimento di tutte le sue parti originali.
In totale sono costruiti solo sei prototipi di 365 GTB/4. Tuttavia questo rimane il più riconoscibile, il più unico, il più significativo, e senza alcun dubbio, il più desiderabile.
Co-fondatore e caporedattore