Fiat 508C tripudio alla Winter Marathon

Le Fiat 508C si proclamano dominatrici indiscusse della 34ª edizione della Winter Marathon.  Le prime posizioni sono occupate rispettivamente da 4 Fiat 508C che si sono particolarmente distinte in tutta la durata della gara di regolarità. 
La Winter Marathon si svolge nel cuore dell’inverno, quando le montagne dell’incantevole Madonna di Campiglio sono avvolte da un manto di neve, è un evento  che attira appassionati di auto d’epoca da tutta europa: la Winter Marathon. Questa affascinante competizione di regolarità, che ha luogo ogni gennaio, trasforma le strade alpine in un palcoscenico straordinario per automobili storiche d’epoca.
 

Le Fiat 508C si proclamano dominatrici indiscusse della 34ª edizione della Winter Marathon

Le Fiat 508C si proclamano dominatrici indiscusse della 34ª edizione della Winter Marathon

 

la Fiat 508C, del 1938, guidata dell'equipaggio Barcella-Guidotti

la Fiat 508C, del 1938, guidata dell’equipaggio Barcella-Guidotti

 

la Fiat 508C, del 1938, guidata dell'equipaggio Aliverti-Valente

la Fiat 508C, del 1938, guidata dell’equipaggio Aliverti-Valente

 

Al primo posto troviamo la vettura, del 1937, guidata dell’equipaggio Bellini-Tiberti che ha vinto per il secondo anno consecutivo la competizione. Per loro è un po’ come se avessero vinto due volte, in quanto ad inizio gara, avevano scommesso sul voler conquistare la corsa ad ogni costo. A dargli battaglia, seguendoli a breve distanza la Fiat  508C, del 1938, guidata dell’equipaggio Barcella-Guidotti a cui faceva seguito ancora una 508C, del 1937, dell’equipe Aliverti-Valente. Al 4° posto, difficile da credere, ancora una Fiat 508C.
 

La fiat 508 di Crugnola/Crugnola arrivata 4

La fiat 508 di Crugnola/Crugnola arrivata 4

 

La storia della Fiat 508C

La 508 viene presentata nel 1932, ed è nota al grande pubblico come Balilla. Questa è la vettura più popolare che il marchio abbia mai prodotto dalla sua fondazione. È proposta con un motore a 4 cilindri 995 cm³ da 20 Cv e un cambio a tre marce. Ha una lunghezza poco superiore ai 3Mt e raggiunge velocità folli per il periodo, pari ad 80 Km/h. Le versioni prevedono una carrozzeria Berlina a 2 porte, una Torpedo e persino una Spider

L’anno successivo arriva la 508S detta Balilla Sport. La carrozzeria, disegnata da Ghia, è uno Spider realizzato in due versioni. A differenziarle i parafanghi. Il modello “Coppa Oro” li ha disposti direttamente collegati al corpo centrale, la versione “MilleMiglia” invece, li presenta separati come sulle moto. Vi è persino una versione realizzata per i militari: la 508M. Il successo di questa piccola vettura è tale, che nel 1934 viene rinnovata nel design e nell’aerodinamica. Nasce così la Balilla 4 marce, aggiornata anche nel motore che diviene più potente e prestante. 

La Balilla 1100 

La 508C debutta nel 1937 ed è conosciuta anche con il nome di Balilla 1100. Si presenta come una grande innovazione nello stile, per la linea aerodinamica del frontale. Questa vettura si differenzia dalle precedenti anche per la carrozzeria a 4 porte e per il motore. Un 4 cilindri portato a 1089 Cm³ e 32 Cv. Cambio a 4 marce, più la retro, spingono la “piccola” fino a 110 Km/h. 

Una “freccia” che a distanza di più di 80 anni riesce ancora a dire la sua e a reggere molto più che degnamente il confronto con altre leggendarie auto più giovani. La Winter Marathon ne è stata la conferma, vedendo appunto 4 di queste 508C tra le prime classificate e altre a chiudere la classifica delle prime 10. Insomma una leggenda a tutto spiano.