Gottardo Classic, favolosa 5ª edizione
La Gottardo Classic è il raduno nel cuore delle Alpi Svizzere, dedicato alle auto d’epoca e youngtimer. Un’edizione, la 5ª quella che si è tenuta il fine settimana del 17-18 giugno, straordinaria. Non solo per le auto che vi hanno preso parte, ma soprattutto per la possibilità offerta ai partecipanti di crearsi un programma in base alle loro preferenze.
Gottardo Classic gli equipaggi e il percorso
Le vetture che vi hanno preso parte e i relativi equipaggi sono stati un centinaio. Provenienti soprattutto da Italia e Svizzera, si sono incontrati presso la Gottardo Arena dove si sono divisi in base al percorso, lungo o breve. Ad attendere tutti la gara di regolarità pomeridiana, incorniciata dagli splendidi paesaggi alpini.
Per quanto concerne il percorso più lungo ha impegnato 60 equipaggi per 4 ore e ben 166 km. Si è districato tra Biasca, Corzoneso, Leontica, Cancorì, Nara, Lucomagno, Disentis, Oberalppass, Andermatt e Passo del Gottardo. Invece il percorso breve, di un’ora e mezza e 43 km, ha visto una trentina di equipaggi tra Faido, Carì, Tarnoggio e Osco.
Il nuovo CEO dell’Hockey Club Ambrì-Piotta, John Mischkulnig, insieme ai giocatori Yannick Brüschweiler, Kyle Demuth, Josselin Dufey, Daniele Grassi e Lionel Marchand ed un team che ha saputo mostrare tutta l’unicità della Gottardo Arena di Ambrì, hanno fatto gli onori di casa. Momento indimenticabile, la visita guidata all’Arena e agli spogliatoi della prima squadra. Questa è stata un po’ come “la ciliegina sulla torta” che ha permesso, agli equipaggi degli splendidi veicoli partecipanti a questa edizione, di toccare con mano una realtà che, come le proprie amate auto, parla di storia, passione e identità.
Gara di regolarità e premi speciali
A vincere la gara di regolarità, la Porsche 356 Roadster 1961 con il N° 45. La 356 della Porsche è una vettura sportiva, nella versione coupé e cabriolet, prodotta ininterrottamente dal 1948 al 1966. Può considerarsi il primo modello di “serie” che la casa di Stoccarda abbia realizzato. In questo periodo di tempo si sono succedute diverse versioni con motorizzazioni differenti tra 1.1 e 2 litri. La 356 passa alla storia per la sua maneggevolezza, leggerezza, affidabilità e tenuta di strada. Sarà proprio lei a spianare la strada per la futura Porsche 911.
Tra i premi speciali invece ricordiamo una Chevrolet Chevy del ’56, una Chevrolet Camaro SS/RS 396 1967 e una Mini JCW GP3 2021 da Villeneuve.
Consentitemi di dedicare qualche rigo alla Camaro. La Chevrolet Camaro è una “pony car” cioè vetture sportive molto potenti ispirate alla leggendaria Ford Mustang. Infatti fu progettata e realizzata per competere con quest’ultima.
Co-fondatore e caporedattore