Gran Prix de Monaco Historique 2022
Il Gran Prix de Monaco Historique è il gran premio basato su una serie di gare automobilistiche basate sul motorsport storico. Quella appena conclusa è la 13ª edizione e come consuetudine si è tenuta due settimane prima del Gran Premio di F1 di Monaco.
La settimana appena conclusa è stata ricca di eventi legati al motorsport. Tra questi lo straordinario Gran Prix de Monaco Historique, che ci ha fatto rivivere le emozioni di una Formula 1 ormai lontana e sognare ascoltando rombi di motori diversi da quelli che oggi siamo abituati a sentire. Colpi di scena entusiasmanti insieme con formidabili acrobazie di guida compiute da piloti unici a bordo di auto altrettanto uniche ci hanno tenuto letteralmente con il fiato sospeso.
La storia del GP de Monaco Historique
La prima rivisitazione storica del Gran Premio risale al 1997. Pensato come un evento, una tantum, per celebrare il 700° anniversario della famiglia Grimaldi su Monaco, il suo grande successo ha fatto si che diventasse un appuntamento con cadenza biennale dal 2000. Va in scena due settimane prima del GP di Formula 1 di Monaco ufficiale e possono parteciparvi solo vetture, di Formula 1, costruite fino al 1980. Più di 230 sono le auto realizzate tra gli anni ’30 e la fine dei ’70 raggruppate in sette categorie. Selezionate per il loro interesse storico e la loro autenticità, sono protagoniste di vere e proprie gare e duelli mozzafiato, sul circuito del Principato di Monaco. Così sono ben 5 le griglie di partenza sulla quale sono schierate vetture che ripercorrono i primi 30 anni del Campionato d Mondo di Formula 1.
Le categorie del GP de Monaco Historique
Come accennato le auto sono suddivise in 7 categorie così composte.
– Serie A1 Louis Chiron, auto da Gran Premio avanti guerra.
Corsa piena di colpi di scena vinta dall’inglese Mark Gillies a bordo di una Era R3A del 1934. Partito in pole, l’inglese si fa sorpassare alla prima curva da Nicholas Topliss a bordo di un’altra ERA R4A del 1935. A due giri dal termine, mentre filava dritto verso il traguardo, l’inglese buca una gomma in seguito al contatto con un’altra vettura, la Riley Dobbs di Thierry Chanoine durante un doppiaggio. Gillies è accompagnato sul podi dallo svizzero Anthony Sinopoli con Maserati 6CM/4CM del 1936 e da Patrick Blakeney-Edwards al volante di una Frazer-Nash del 1935.
Questa è una categoria che ha del particolare. Infatti dopo la Prima Guerra Mondiale, nel 1921, inizia una Formula che prevede per le vetture un limite di peso e cilindrata. Questi sono fissati in 800Kg, mentre la cilindrata massima non supera i 3000 cm³ e per le “voiturettes” la cilindrata scende a 1500 cm³.
– Serie A2 Juan Manuel Fangio, auto da Gran Premio con motore anteriore costruite prima del 1961.
Claudia Hürtgen, sorprende e vince al volante della Ferrari 246. Dopo aver sostituito Alex Birkenstock, costretto a rientrare per motivi familiari, Claudia ottiene la pole position e resiste per tutta la gara agli attacchi, incalzanti, di Tony Wood al volante della Tec – Mec del 1959. Nota negativa è che la corsa è interrotta ad un giro dal termine a causa di un incidente, per fortuna senza conseguenze gravi.
Claudia, ricordiamolo, è due volte campionessa mondiale tedesca di DTM nel 2003 e 2004 e nel 2011 ha vinto la 24h di Dubai.
Gran Prix de Monaco Historique
– Serie B Graham Hill, vetture da Gran Premio con motore posteriore 1500, F1 e F2 costruite dal 1961 al 1965.
Auto dotate di motore posteriore a 4 o 6 cilindri oppure di 8 o 12.
– Serie C Vittorio Marzotto, auto sportive con motore anteriore dal 1952 al 1957.
Ed ecco che qui parliamo di una corsa dallo “charme” un po’ diverso, poiché si tratta di vetture a due posti dalle linee superbe con carrozzerie brillanti che scendono fin sulle gomme, avvolgendole. Si sono proprio queste che nel 1952, per la prima volta, sono autorizzate a correre sulle strade del Principato di Monaco. La sfida è accanita e coinvolge gli spettatori che rimangono estasiati. A vincere l’inglese Frederic Wakeman su Cooper Jaguar T38 MK2 del 1955, partito anche in pole position.
– Serie D Jackie Stuart, vetture da Gran Premio F1 – 3L dal 1966 al 1972
La McLaren M19A di colore bianco guidata dall’inglese Stuart Hall, vince la gara della serie D dedicata a Jackie Stuart. Il britannico parte in pole position e nonostante alla prima curva sia superato dalla Matra MS120C di Jordan Gordon, riesce comunque a salire sul gradino più alto del podio. Al 3 posto la Surtees TS9 di Michael Lyons.
– Serie E Niki Lauda, vetture da Gran Premio F1 – 3L dal 1973 al 1976
Tra le serie è quella in cui la sfida tra i protagonisti è la più attesa, e le aspettative non deludono. Vince il britannico Stuart Hall su McLaren M23 del 1973, l’auto di Jody Scheckter. Per Hall è la seconda vittoria in serie differenti in questa 13ª edizione. Partito in pole l’inglese resiste fino al termine della gare agli attacchi insistenti ed insidiosi del tedesco Marco Werner al volante della Lotus 76 nera, la vettura di Ronnie Peterson.
– Serie F Gilles Villeneuve, vetture da Gran Premio F1 – 3L dal 1977 al 1980
La Hesketh 308 E di colore blu, come quello della rivista Penthouse che la sponsorizza, è guidata magnificamente da Michael Lyons che porta così a 7 il numero dei Gran Premi monegaschi vinti. Dopo il podio Lyons riceve in dono, come tutti i piloti vincitori in questa giornata, anche un pupazzetto raffigurante uno dei piloti leggende della F1. Il suo è quello di Gilles Villeneuve, con dedica di Yvon Amiel, il creatore della serie “Antoine le Pilote“.
– Serie G Ayrton Senna, vetture da Gran Premio F1 – 3L dal 1981 al 1985
Serie dunque dedicata a Senna, il pilota brasiliano che ha fatto vincere per la 7ª ed anche ultima volta una Lotus sul circuito di Monaco prima di cambiare team e andare in McLaren dove conquista altri 3 titoli mondiali. Infatti la gara di questa serie si conclude con una tripletta tutta Lotus. A vincere è il tedesco Marco Werner su Lotus 87 del 1982. Questa edizione del Gran Prix de Monaco Historique è dedicata a quello che può essere considerato l’ingegnere più grande di tutti i tempi. Colin Chapman inventore ed ideatore di una grande vettura di F1, la Lotus. Questa triplice vittoria, a conclusione di un prestigioso weekend monegasco, non sembra proprio giungere a caso.
Co-fondatore e caporedattore