I vincitori della Dakar 2024: Sainz porta al successo Audi, Brabec con Honda tra le moto
Giunta ai titoli di coda, dopo 7891 chilometri, di cui 4727 cronometrati, la Dakar 2024 ha i suoi vincitori: a trionfare tra le auto è stato l’alfiere Audi Carlos Sainz, mentre la vittoria tra le moto è andata al portacolori Honda Ricky Brabec. Una gara tanto massacrante quanto ricca di fascino, quella che ha visto ben 436 mezzi, sia a due che quattro ruote, darsi battaglia fra i deserti, le rocce e le dune dell’Arabia Saudita. Partita da AlUla la carovana, dopo dodici tappe, ha raggiunto le rive del Mar Rosso per tagliare il tanto agognato traguardo di Yanbu’.
Sainz: il matador che ha conquistato per la quarta volta la Dakar
Quattro successi con altrettante Case automobilistiche, la coppia formata da Carlos Sainz e Lucas Cruz anche nella 46ª edizione della Dakar si è dimostrata la più veloce. Dopo aver trionfato in Sudamerica nel 2010 e nel 2018, rispettivamente al volante della Volkswagen Tuareg e della Peugeot 3008, la coppia spagnola si è poi ripetuta nel 2020, primo anno del rally raid in Arabia Saudita, con la Mini X-Raid. Fino ad arrivare alla fresca affermazione di Sainz al volante dell’Audi RS Q e-tron, prima vettura ibrida a essere tra i vincitori di una Dakar. A spingere il prototipo dei Quattro Anelli sono infatti i motori elettrici, derivati da quelli usati in Formula E, e il propulsore 2 litri ex DTM a fare da range extender.
Il segreto di Sainz: costanza e visione di gara
Nonostante le sessantuno primavere, Sainz ha mostrato un ritmo invidiabile rasentando la perfezione di guida in ogni tappa. Pur di preservare il suo mezzo e portarlo sempre al traguardo, lo spagnolo non ha mai spinto fino in fondo. Pochissime le sbavature frutto del perfetto feeling che il matador è riuscito ad instaurare in questi anni con il navigatore Cruz, sempre puntuale nelle sue indicazioni anche nelle prove più tecniche e ostiche. Seppure non siano riusciti a conquistare neppure una vittoria di tappa della Dakar 2024, la coppia spagnola ha fatto della costanza e della visione di gara la sua arma vincente. Salito al comando al termine della terribile tappa No Stop di 48 Ore, Sainz non ha più mollato lo scettro fino all’arrivo di Yanbu’.
Ekström e Peterhansel: gli angeli custodi di Sainz
I vincitori della Dakar 2024 Sainz – Cruz , hanno messo a frutto un intenso lavoro di squadra da parte di Audi. Gli stessi piloti Mattias Ekström e Stéphane Peterhansel, prematuramente usciti dalla lotta per la vittoria, si sono messi a disposizione dello spagnolo. Nonostante siano riusciti a conquistare diverse vittorie di tappa, dapprima “Monsieur Dakar” Peterhansel (titolo acquisito con le sue quattordici affermazioni nel rally raid più famoso del mondo) e poi Ekström sono stati costretti alla resa per problemi tecnici riscontrati sulle rispettive Audi. Il loro aiuto si è quindi rivelato fondamentale sia nel tracciare le giuste traiettorie sul deserto, che nel supportare Sainz in caso di difficoltà. Emblematico il loro aiuto, nel corso della decima prova, per soccorrere lo spagnolo vittima di una doppia foratura.
Loeb ancora a caccia della sua prima vittoria
La Dakar si è confermata ancora una volta una gara stregata per Sebastien Loeb. Navigato dal fido Fabian Lurquin, il nove volte iridato WRC è stato l’unico a contendere la vittoria a Sainz. Esattamente come la scorsa edizione, anche quest’anno Loeb è stato il pilota che ha vinto il maggior numero di tappe, cinque inclusa l’ultima ad anello di Yanbu di 175 chilometri. Tuttavia a mancare è stata l’affidabilità del Prodrive Hunter che ha tradito il francese proprio nel momento decisivo quando, nella penultima prova, a cedere è stata la sospensione anteriore destra. Brucia il terzo posto finale che sa tanto di ennesima occasione mancata.
Al-Attiyah ha abdicato con un mesto ritiro
Il cambio di casacca non ha giovato a Nasser Al-Attiyah. Vincitore delle ultime edizioni con il pick-up Toyota Hilux, il qatariota ha affrontato la Dakar 2024 con il buggy della Prodrive. Ma, fatta eccezione per la vittoria nella quinta tappa, quest’anno il rally raid più famoso del mondo si è rivelato una vera e propria disfatta. Bersagliato da diversi problemi tecnici, inclusa la rottura di una sospensione, Al-Attiyah ha gettato definitivamente la spugna quando a cedere è stato il propulsore del suo Hunter. Conclusa la Dakar 2024, per il qatariota è il tempo di voltare pagina e guardare già al prossimo anno che lo vedrà portare al debutto la Dacia.
Overdrive Racing vince la sfida contro Toyota Gazoo Racing
La magia della Dakar è anche questa: vedere il piccolo Davide battere il gigante Golia. È il caso del team Overdrive Racing che, a parità di vetture, ha sconfitto la squadra ufficiale Toyota Gazoo Racing. Il pick-up Hilux si è confermato il mezzo più affidabile del lotto, occupando ben sei posizioni nella top 10, ma anche veloce con Yazeed Al Rajhi saldamente al comando prima di capottare nel corso della prova Marathon. È toccato a Guillame De Mevius e Guerlain Chicherit, rispettivamente secondo e quarto, far tornare il sorriso al team Overdrive. Dopo aver vinto le ultime Dakar tra i costruttori, il sesto posto di Guy David Botteril ha il sapore della sconfitta per Toyota.
Amos e Ceci: Dakar in crescendo e finale da brividi
Eugenio Amos e Palo Ceci ci hanno fatto sognare fino all’ultima tappa della 46ª edizione della Dakar. Dopo aver preso le misure al loro pick-up, il Toyota Hilux gestito dall’Overdrive Racing, l’equipaggio tricolore ha iniziato a far capolino nella zona alta della classifica con sempre maggior insistenza. L’apice è arrivato nel corso della decima tappa, quando Amos e Ceci hanno tagliato il traguardo al secondo posto assoluto. Purtroppo la penalità di due minuti, per non aver rispettato un limite di velocità, ha fatto scivolare gli italiani al quarto posto. Saldamente al quindicesimo posto in classifica generale, un ribaltamento nell’ultima prova ha costretto alla resa definitiva la coppia tricolore.
Brabec vincitore della Dakar 2024 nelle moto
Le moto incarnano da sempre il vero spirito della Dakar. Oltre a essere una corsa solitaria, sulle due ruote il rally raid più famoso del mondo diventa una vera sfida, sia per l’uomo che per il mezzo, contro la natura. Porta la firma di Ricky Brabec la vittoria della 46ª edizione della Dakar. Il californiano della Honda, dopo il successo ottenuto nel 2020 nella prima edizione in Arabia Saudita, è il vincitore della Dakar 2024, ha così conquistato il suo secondo titolo con la Tuareg. Assente dal gradino più alto del podio da tre anni, la Honda ha conquistato anche il terzo posto con Adrien van Beveren. Piazza d’onore per il centauro del Botswana Ross Branch, in sella all’indiana Hero. Fuori dal podio il vincitore della passata edizione Kevin Benavides, quarto con la Ktm.
Gioele Meoni primo tra gli italiani
Il primo centauro italiano porta un cognome decisamente importante: Gioele Meoni. Il figlio del compianto Fabrizio, l’ultimo connazionale a vincere una Dakar, poi tragicamente scomparso nel 2005 in Mauritania proprio durante il rally raid più famoso del mondo, ha concluso al quarantasettesimo posto. Sfortunatamente Paolo Lucci, in sella alla Ktm del Bas World, è stato costretto al ritiro mentre occupava la quindicesima piazza assoluta. Decisamente positivo l’esordio del costruttore italiano Fantic, che soprattutto grazie a Tommaso Montanarini ha ottenuto diversi piazzamenti tra i primi venti.
Dakar Camion: prosegue la storia dei Macik
La Dakar può essere anche una tradizione che si tramanda in famiglia. È il caso del team MM Technology che ha visto Martin Macik Jr coronare il sogno della vita trionfando nella categoria camion. Dopo aver preparato personalmente l’Iveco Powerstar, il pilota della Repubblica Ceca, assieme al navigatore Frantisek Tomasek e al meccanico David Svanda ha sbaragliato la concorrenza. L’equipaggio del MM Technology ha dato la scossa vincente nella tappa No Stop di 48 Ore prendendo il comando delle operazioni. Macik ha poi definitivamente preso il largo tagliando per primo il traguardo sulle rive del Mar Rosso.
Iveco regina incontrastata tra i camion
La 46ª edizione della Dakar è stata caratterizzata dalla netta supremazia dell’Iveco. Oltre al Prologo, i camion realizzati dalla Casa italiana si sono distinti come vincitori di addirittura otto delle dodici tappe andate in scena della Dakar 2024. Non solo velocità ma anche affidabilità, visto che l’azienda tricolore ha quasi monopolizzato la classifica generale con otto Powerstar nella top 10. Alla luce della dimostrazione di forza da parte di Iveco, il secondo posto del Praga V4S guidato sulle dune da Ales Loprais, Jaroslav Valtr e Jiri Stross acquisisce tutto un altro sapore.
Dakar Classic: il podio parla italiano
Le più grandi soddisfazioni sono arrivate dagli azzurri della Classic, la categoria riservata ai veicoli d’epoca che in passato hanno già preso il via della Dakar. Vincitori di tre tappe della Dakar 2024, Lorenzo Traglio e Rudy Briani hanno provato fino agli ultimi chilometri a portare a casa il titolo Tuareg. Purtroppo l’equipaggio del Nissan Pathfinder, gestito dalla scuderia comasca Tecnosport Rally, si è dovuto accontentare del secondo posto alle spalle del Toyota Land Cruiser di Carlos Santaoalalla Milla e Jan Rosa I Vinãs. Dopo aver conquistato la piazza d’onore nella passata edizione, quest’anno Paolo Bedeschi e Daniele Bottallo hanno ottenuto il terzo posto con una Toyota BJ71 anch’essa griffata Tecnosport Rally.