Lamborghini Huracán Spyder test drive al Nürburgring: la danza della supercar

 

 

Lamborghini e Nürburgring, due nomi già di per sé evocativi che, se messi insieme, diventano una miscela potenzialmente esplosiva. Da un lato troviamo la Huracán, prossima a dare l’addio alle scene dopo dieci anni di onorata carriera, e dall’altro un luogo che non ha di certo bisogno di presentazioni per gli appassionati di automobili e motorsport. Al volante della Lamborghini Huracán Spyder, però, non affronteremo il celebre inferno Verde della Nordschleife, bensì assaporeremo appieno le strade che si snodano e si inerpicano sui monti Eifel.

Lamborghini Huracán Spyder test drive al Nürburgring: la danza della supercar

Lamborghini Huracán Spyder

Lamborghini Huracán Spyder stile prorompente ed elegante

Dieci anni e non sentirli. Lo stile della supercar di Sant’Agata Bolognese è ancora tanto attuale quanto magnetico. Inoltre, con il restyling introdotto nel 2019, la Huracán EVO presenta un carattere ancora più personale e tagliente. Bassa, con un frontale acuminato che sembra voler divorare l’asfalto, questo è ciò che si nota ad un primo sguardo della sportiva del Toro. La tonalità azzurra, inoltre, riesce a valorizzare ulteriormente le linee della carrozzeria plasmate dal vento, spigolose ma ben raccordate, in grado di fondere alla perfezione il suo animo sportivo con l’eleganza d’insieme.

Lamborghini Huracán Spyder test drive al Nürburgring: la danza della supercar

Il volante e gli strumenti della Lamborghini Huracán Spyde

Intrigante in foto, la Huracán Spyder dal vivo è bella da far girare la testa. Muscolosa e aggressiva, la Lamborghini presenta una linea slanciata. Il muso è stato studiato accuratamente per migliorare l’efficienza della vettura. Il paraurti, dotato di bandelle per incanalare aria verso l’impianto frenante, si unisce con lo splitter ridisegnato per incrementare il carico aerodinamico. Il tutto impreziosito dai cerchi da 20 pollici con disegno specifico.

Capote in tela e animo sportivo per la Spyder

Proseguendo, non si può che osservare la fiancata con linea di cintura alta e le prese d’aria al termine delle minigonne. A sottolineare il carattere sportivo della Lamborghini Huracán Spyder, ci pensa il posteriore con il cofano dotato di feritoie, per far raffreddare il motore, in nero a rimarcare il contrasto con la tonalità azzurra della carrozzeria. Non manca un piccolo spoiler a sormontare il generoso diffusore al cui interno sono incastonati i due terminali di scarico.

Ma, visto che stiamo parlando di una spyder, a rubare la scena è sicuramente la capote. Rigorosamente in tela, il tettuccio è perfettamente armonizzato con il resto della Lamborghini Huracán Spyder. Inoltre, quando richiusa, la capote è anche ben integrata nel vano motore. Azionabile meccanicamente si può aprire e richiudere in soli 17 secondi, e fino a 50 km/h, garantendo una perfetta esperienza di guida all’aria aperta oltre che assaporare appieno la melodia del motore.

Un abitacolo da vera supercar per la Huracán Spyder

Non perdiamo altro tempo e saliamo a bordo. Come ogni supercar, bisogna fare un piccolo esercizio di contorsionismo per accedere al posto guida. Ad accoglierci sono i sedili sportivi e avvolgenti in pelle bianca con inserti azzurri, a richiamare la stessa tonalità della carrozzeria. Complice la seduta bassa, si percepisce immediatamente di stare al volante di una vettura sportiva. Sensazione che viene amplificata dal tetto aperto, già perché la mente viaggia subito alle auto Targa che animavano le corse Endurance degli anni ’70.

Lamborghini Huracán Spyder test drive al Nürburgring: la danza della supercar

I sedili della Lamborghini Huracán Spyder

Complice l’ergonomia studiata minuziosamente, in men che non si dica troviamo la giusta posizione di guida. Tutti i comandi sono a portata di mano, inoltre il display touch screen da 8,4 pollici, posto sul tunnel centrale, per l’infotainment è supportato anche dai comandi vocali. Schermo digitale, da 12,3 pollici, che ritroviamo anche nel quadrante per avere immediatamente sotto controllo tutte le informazioni utili. Sulla razza del volante fa bella mostra di se il manettino Anima, per selezionare le modalità di guida, mentre dietro la corona non mancano le palette per azionare il cambio. Tra i numerosi pulsanti disseminati tra plancia e tunnel centrale, ad attirare l’attenzione è senza dubbio quello dell’accensione nascosto dietro uno sportellino rosso.

Il motore V10 Lamborghini incanta per il suo suono

D’altronde siamo qui per questo. Solleviamo lo sportellino rosso e, proprio come il comando di un caccia per azionare i missili, pigiamo il tasto di accensione. Come per magia, alle nostre spalle prende vita il 10 cilindri con la sua inconfondibile sonorità rauca e intensa che solo un motore aspirato sa restituire. Il propulsore, da 5.2 litri e una V di 90°, è un vero gioiello di meccanica perché derivato dalla Huracán Performante e può contare sulle valvole di aspirazione in titanio. Il cuore della Lamborghini è in grado di sviluppare 640 Cv e una coppia massima di 600 Nm a 6.500 giri.

Tutte queste cifre si traducono in uno scatto da 0 a 100 km/h bruciato in soli 3,1 secondi e, addirittura, quello da 0 a 200 km/h coperto in appena 9,3 secondi. Non solo, la Huracán EVO Spyder può toccare la velocità massima di 325km/h, ovviamente con la capote chiusa. Ma questi numeri, seppur da vera supercar, sapranno offrici le giuste sensazioni di guida al volante? Non ci resta che scoprirlo.

Una supercar che non passa di certo inosservata

Non ci lasciamo scoraggiare dalle temperature rigide del Nürburgring, il termometro segna 15°, quindi decidiamo di aprire la capote della Huracán: dobbiamo pur apprezzare appieno le qualità della spyder. Benché il cielo sia plumbeo e frastagliato da nuvole minacciose non sta piovendo, la nostra prova può avere inizio. Partendo dal tracciato del Nürburgring ci dirigiamo verso la cittadina di Adenau. Già dall’accensione la melodia del V10 desta l’attenzione delle persone. Seppur siamo in un luogo dove è la prassi poter ammirare vetture sportive, la Lamborghini è in grado di ammaliare la gente prima con il suo inconfondibile suono e poi grazie alle sue forme. Ci godiamo i nostri 15 minuti di celebrità, visti i video e le foto scattate in cui siamo ritratti alle prese con la Huracán.

Lamborghini Huracán Spyder test drive al Nürburgring: la danza della supercar

Dettagli interni della Lamborghini Huracán Spyder

Dopo aver posato per gli scatti del pubblico, numeroso accorso ad ammirare la Spyder, è quindi il tempo di mettere alla prova la Lamborghini. Lasciata la strada che costeggia il rettilineo principale del tracciato del Nürburgring, finalmente ci aspettano un po’ di curve per saggiare le doti della vettura. Iniziamo quindi settando il manettino in modalità Strada per prendere confidenza con il Toro di Sant’Agata Bolognese. La risposta del cambio doppia frizione a sette rapporti è subito fulminea. Inoltre il rombo del V10 risuona nella vallata dei monti Eifel amplificando il coinvolgimento alla guida mentre, in fase di rilascio, è immancabile lo scoppiettio proveniente dagli scarichi.

Nella foresta tedesca sfidando le leggi della fisica

Macinati alcuni chilometri è il tempo di alzare l’asticella e passare in modalità Sport. La Lamborghini Huracán Spydel si schiarisce la voce e cambia tonalità. Non appena si sfiora l’acceleratore la risposta è immediata, merito di un motore dall’erogazione immediata che ti fa schizzare tra gli alberi che passano velocemente ai lati della strada. Non solo potente, a sorprendere è anche l’elasticità del V10 che non si fa trovare mai impreparato anche nell’uscita dalle curve più strette. A tal proposito il propulsore è supportato da un telaio rigido al punto giusto ma, soprattutto, dalla trazione integrale che permette di uscire con disinvoltura anche dai tornanti di montagna sfidando le leggi della fisica.

Lamborghini Huracán Spyder test drive al Nürburgring: la danza della supercar

Il test dirve nella foresta della Lamborghini Huracán Spyder

Non da meno le sospensioni magnetoreologiche, le quali offrono il giusto supporto allo sterzo sempre diretto e millimetrico. Inoltre, sebbene più allentata, l’elettronica interviene sempre al momento giusto per far godere appieno l’esperienza di guida anche ai piloti meno esperti. Ciò nonostante la Lamborghini riesce a filtrare appieno la strada offrendo sempre la giusta sensazione a chi sta dietro il volante. Osiamo ancora di più e passiamo in modalità Pista. Ed è qui che si percepisce tutta la potenza della Super Trofeo Lamborghini, non a caso da questo modello deriva anche la vettura che anima il Super Trofeo Lamborghini. Ideale per danzare sui cordoli, tale settaggio permette di liberare appieno la potenza esplosiva della vettura del Toro. Peccato non poterla provare sul circuito, ma dobbiamo accontentarci. Il coinvolgimento è totale che non ci siamo resi conto di essere già al temine del nostro test.

Lamborghini Huracán: l’ultima della sua specie

Più di una semplice prova, quella appena effettuata con la Lamborghini Huracán EVO Spyder è stata una vera e propria esperienza di guida. Non solo perché effettuata su strade iconiche come quelle che costeggiano il Nürburgring, ma perché siamo di fronte a una supercar destinata a chiudere un’era per il marchio di Sant’Agata Bolognese quella del V10.

Lamborghini Huracán Spyder test drive al Nürburgring: la danza della supercar

il posteriore della Lamborghini Huracán Spyder

 

Oltre a essere una vera e propria scultura su ruote, la  si può definire l’ultima Lamborghini in cui al suo interno batte una meccanica ancora analogica. Infatti la Temerario, che a breve raccoglierà la sua eredità spirituale, adotterà un V8 con motorizzazione ibrida. Più di un semplice test drive, al Nürburgring abbiamo guidato un tassello fondamentale della lunga storia marchiata Lamborghini.