Le shooting Brake del gentleman

Le shooting brake, sono auto con un mix perfetto tra eleganza e versatilità, due qualità che hanno reso questa tipologia di auto un’icona senza tempo. Nata come soluzione pratica per chi necessitava di spazio senza rinunciare allo stile, la shooting brake ha saputo conquistare una posizione di rilievo nel panorama automobilistico. L’evoluzione di questo affascinante segmento di automobili, con uno sguardo approfondito ai modelli più iconici che hanno creato questa moda.

La nascita delle shooting brake

Il termine “shooting brake” ha origini nel mondo della caccia britannica del XIX secolo, quando le carrozze venivano modificate per trasportare armi e attrezzature. Con l’avvento dell’automobile, il concetto venne adattato a veicoli motorizzati, che combinavano spazio e lusso. La loro popolarità crebbe rapidamente, attirando una clientela composta principalmente da gentlemen che cercavano un’auto in grado di soddisfare esigenze pratiche senza compromessi sullo stile.

Caratteristiche delle shooting brake

Una shooting brake si distingue per la sua carrozzeria allungata e il profilo elegante. Solitamente basata su una coupé, presenta un portellone posteriore che offre maggiore spazio di carico. Questo design unico ha permesso ai costruttori di unire sportività e funzionalità, creando un veicolo che si adatta a diverse esigenze, dai viaggi in famiglia alle avventure sportive.

I modelli iconici delle shooting brake

Aston Martin DB5 Shooting Brake

 

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Aston Martin DB5 Shooting Brake

 

Il boss di Aston Martin  David Brown si fece progettare una Aston Martin DB5 per “lanciare” in baule la sacca da polo e preservare la pelle dei sedili posteriori dalla “delicatezza” del suo cane da caccia. L’auto doveva conservare le qualità della berlina ovvero un massiccio sei cilindri di quattro litri e quasi 300 Cv, comfort, spazio… La fabbrica modificò una Aston Martin DB5 nuova: conservò il layout con due porte, “allungò” il volume posteriore e aggiunse il portellone. Nacque così la Aston Martin DB5 Shooting Brake, l‘auto sportiva per un Duca che avesse voluto trasportare nel grande vano di carico i beagle per la caccia alla volpe. O la sacca di mazze da golf da affidare al caddy. Anche con 1.100 litri di spazio dichiarava 225 km/h. L’Aston Martin ricevette alcuni ordini ma la storica casa automobilistica inglese di Newport Pagnell si trovò nell’impossibilità di accontentare i clienti. Girò quindi l’incarico alla carrozzeria Radford. Questa operazione aveva per l’Aston Martin un costo folle (circa il doppio di una normale abitazione). Furono così allestiti solo dodici esemplari. Uno di questi è stato venduto all’incanto da Sotheby’s nell’agosto 2019 a Pebble Beach alla cifra di oltre 1.750.000 Dollari.
 

 

FIAT 130 Maremma 1975

 

Le shooting Brake del gentleman

FIAT 130 Maremma del 1975

 
Nel 1975 la Casa di Mirafiori realizzò l’archetipo della macchina con cui fuggire dalla “pazza folla” e rifugiarsi nella residenza di campagna. La Fiat 130 Maremma allestita da Pininfarina era un mirabile esempio di station wagon a due porte di prestigio, raffinatezza, unicità, lusso e valore del Made in Italy. Stilisticamente la Shooting Brake di Mirafiori prendeva le mosse dal coupé tre volumi di serie (design Pininfarina, motore V6 3.2 da 165 cavalli e 250 Nm per 190 km/h). Manteneva il frontale del modello di serie iniziando a modificarsi dal tetto. Alla fine di questo, subito dopo un originale labbro con funzione aerodinamica Pininfarina aggiungeva un grande portellone. All’interno si creava uno spazio oltremodo generoso. L’allestimento era molto curato e prevedeva cristalli elettrici con sfumatura bronzo, servosterzo, aria condizionata, autoradio e mangianastri. Ne furono allestiti tre esemplari di queste shooting brake italiana (tutti con vernice color Bronzo) dei quali uno utilizzato dall’Avvocato Agnelli come auto personale.
 

 

INTERMECCANICA Murena 429 GT 1969

 

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INTERMECCANICA Murena 429 GT 1969

 
La creatura di Frank Reisner per il latifondista del Mid-West fu presentata al Salone di New York del ’69 come la wagon più veloce del mondo. Questa shooting brake americana era bassa, larga, lunghissima e filante (disegnata dal geniale Franco Scaglione) montava l’8 cilindri di 429 pollici cubici (7.030 di cilindrata) della Ford Thunderbird alimentato con due enormi carburatori quadricorpo. Secondo le fonti dell’epoca (fu provata dalla rivista Road & Track) erogava 360 cavalli e ben 650 Nm di coppia massima. Poteva compiere l’accelerazione da 0-100 km/h in circa 7 secondi e il famoso “quarto di miglio” (circa 400 metri da fermo) in poco più di 15 (a una Porsche Taycan ne bastano meno di dieci e mezzo). L’Intermeccanica costruì poco più di dieci esemplari, invero pochi a causa del prezzo molto elevato.
 

 

PORSCHE 928 H50 1987 (“quasi shooting brake”).

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Porsche 928

 
La shooting breake tedesca nasce in casa Porsche. Fu denominata Porsche 928 e fu presentata nel ’77 per fare fronte, secondo molti, al vicino declino della 911. Negli Anni successivi i vertici continuarono a puntare sulla “morte” della 911 ma furono sempre smentiti. Nel 1987 il management si decise a cercare per la 928 il ruolo finale “accanto” alla 911 e sviluppò una versione lunga per il porschista avvezzo al viaggio verso la sua tenuta nella Foresta Nera lungo l’autobahn senza limiti a 250 costanti. Fu allestito un prototipo (“H50”) con passo lungo e quattro porte (due più piccole e controvento, una specie di “semi-shooting brake). Senonché dopo qualche migliaio di chilometri di test il progetto fu accantonato a causa della scarsa rigidità della scocca. Oggi la 928 H50, progenitrice della Panamera Sport Turismo, si concede di tanto in tanto per le mostre del Museo Porsche.
 

 

PEUGEOT 504 Riviera 1971.

 

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Peugeot 504 Riviera

 
Peugeot 504 Riviera, un’avvenente auto dallo stile Shooting Brake costruita sulla meccanica della Coupé e dalla quale ricavava molta meccanica. Frontale, parabrezza, motore 2 litri e montante A erano gli stessi. Ma dal montante B tutto fu modificato per ricavare un grande baule con sedili posteriori ribaltabili. La Peugeot 504 Riviera era la tipica autovettura concepita per gli appassionati di yachting, caricare i bagagli e raggiungere la vicina villa sulla costa in massima atmosfera di comfort, raffinatezza ed eleganza.