Leggende in Salita un tuffo nel passato tra auto storiche e passione
La seconda edizione de “Lo Spino – Leggende in Salita”, svoltasi il 28 e 29 settembre 2024, ha regalato agli appassionati un’esperienza indimenticabile, confermando il successo di un format che celebra le auto storiche in un contesto suggestivo e carico di fascino. Con un’ottantina di vetture partecipanti e un’atmosfera che ha riportato alla memoria i giorni gloriosi delle cronoscalate, l’evento ha dimostrato ancora una volta come il legame tra passato e presente possa essere celebrato in grande stile.
Lo Spino un percorso tra i più impegnativi d’Italia
La cronoscalata dello Spino è considerata uno dei percorsi più tecnici e affascinanti del panorama automobilistico italiano. Con i suoi 12,7 chilometri di curve impegnative e pendenze variabili, la strada provinciale 208 è diventata famosa tra gli appassionati di gare in salita. La storia del percorso risale a decenni fa, quando le prime competizioni attiravano piloti da tutta Italia e dall’estero. Oggi, grazie a eventi come “Lo Spino – Leggende in Salita”, le auto che un tempo erano protagoniste tornano a ruggire su queste strade, sebbene in modalità più celebrativa.
La manifestazione di quest’anno ha visto una parata lungo l’intero tracciato, che ha permesso ai partecipanti di rivivere la magia della cronoscalata in piena sicurezza e nel rispetto del codice della strada, senza rinunciare però all’adrenalina che solo un percorso così storico può offrire.
Un parterre di auto straordinarie
Al cuore della manifestazione c’è stata la presenza di ottanta auto storiche, ciascuna con un passato glorioso da raccontare. Dai modelli italiani come le Alfa Romeo GTA e le Fiat Abarth, fino alle affascinanti Porsche e Lancia Fulvia, ogni vettura ha portato con sé una storia unica. Uno degli aspetti più affascinanti di questa edizione è stato proprio il livello di rarità e bellezza delle auto partecipanti.
Tra le auto più ammirate, spicca la Fiat Abarth Se 027 di Angelo Miniggio, un prototipo raro di cui esistono solo due esemplari al mondo. Questo gioiello di ingegneria ha attirato gli sguardi degli appassionati e degli esperti, rappresentando uno dei momenti più emozionanti dell’evento. Altrettanto affascinante è stata la Lancia 037 di Germano Nataloni, che ha fatto tornare alla memoria le imprese sportive degli anni ‘80, quando questo modello dominava le competizioni rally.
I protagonisti dello Spino i piloti e i collezionisti
Non solo le auto hanno fatto da protagoniste, ma anche i piloti e i collezionisti che le hanno portate allo Spino. Tra loro, nomi noti come Giuliano Peroni e Fabrizio Peroni, che hanno lasciato il segno nelle cronoscalate passate, sono tornati sul tracciato per rivivere l’emozione di un tempo. Fabrizio Peroni, in particolare, ha riportato alla memoria i suoi successi sul podio dello Spino, dove è salito tre volte tra il 2004 e il 2006.
Uno degli elementi più affascinanti di eventi come “Lo Spino – Leggende in Salita” è proprio l’incontro tra passato e presente. I piloti che un tempo gareggiavano su questo stesso tracciato si sono ritrovati nuovamente qui, in una celebrazione della passione per le auto e la velocità. L’emozione di vedere questi campioni sfilare nuovamente a bordo delle loro vetture storiche è stata palpabile tra il pubblico.
La premiazione un riconoscimento alla bellezza e alle prestazioni
L’evento si è concluso con una cerimonia di premiazione presso le Logge del Grano, dove sono state premiate le auto che hanno brillato non solo per il loro stato di conservazione, ma anche per la loro capacità di essere ancora performanti. Il prestigioso trofeo Adriano Gradi è stato assegnato alla Fiat Abarth Se 027, mentre il premio messo in palio dal celebre Jolly Club è andato alla Lancia 037 di Nataloni.
La Lancia Fulvia Coupé di Paolo Mazzotto ha ricevuto più di un riconoscimento, grazie alla sua eleganza e al suo stato impeccabile. Altri premi sono stati assegnati alla Maserati 200 S di Nicola Sculco, alla magnifica Lola T70 Mk3 Gt di Emanuele Barone e alla Porsche 910 di Bernd Becker, una vera e propria icona delle corse.
Un premio speciale è stato riservato a Tommaso Cesari, il pilota più giovane in gara, che ha ricevuto il riconoscimento in memoria di Mario Forlani, uno dei grandi protagonisti delle cronoscalate italiane. Questo gesto simbolico ha rappresentato un passaggio del testimone tra generazioni, mantenendo vivo lo spirito delle competizioni del passato.
Pieve Santo Stefano un’atmosfera magica
L’atmosfera a Pieve Santo Stefan durante l’evento è stata quella di un’autentica festa per gli amanti delle auto storiche. Il bel tempo ha favorito la partecipazione di pubblico, rendendo ancora più suggestiva la manifestazione. Gli spettatori hanno potuto vivere un’esperienza immersiva, tra il rombo dei motori d’epoca e la possibilità di ammirare da vicino auto che hanno segnato la storia delle competizioni.
La soddisfazione di organizzatori e partecipanti è stata evidente. Il presidente della Pro-Spino Team, Lorenzo Tizzi Corazzini, ha espresso il suo orgoglio per il successo dell’evento e ha ringraziato il presidente dell’ASI, Alberto Scuro, per il suo supporto. Scuro ha sottolineato l’importanza di mantenere vive queste tradizioni, celebrando la passione per le auto storiche in un contesto come quello dello Spino.
Leggende in salita un successo che guarda al futuro
La seconda edizione de “Lo Spino – Leggende in Salita” si è conclusa con un bilancio estremamente positivo, dimostrando come la passione per le auto storiche e le cronoscalate sia più viva che mai. L’evento ha saputo unire il fascino della storia automobilistica con l’emozione della velocità, in un contesto naturale e culturale che rende unico questo appuntamento. Con l’entusiasmo dei partecipanti e l’ottima organizzazione, è già certo che la manifestazione tornerà il prossimo anno, con nuove sorprese e ancora più auto da ammirare.
Direttore responsabile e Co-Fondatore di Moda e Motori Magazine