Lucifer la moto eletta King of Custom al MBE
Al Motor Bike Expo, tra le tante creazioni custom che hanno catturato l’attenzione degli appassionati, una in particolare si è distinta per la sua unicità e per il livello di artigianalità senza compromessi: Lucifer. Il progetto dicustomizzazione, pensata da Damiano Roncaglioni, e realizzata da Gallery Motorcycles di Rezzato è un capolavoro che fonde il fascino delle moto da corsa degli anni ‘30-‘40 con soluzioni tecniche moderne, ottenendo un perfetto equilibrio tra estetica e prestazioni.
Lucifer la moto eletta King of Custom al MBE
Ogni dettaglio di Lucifer è stato realizzato a mano, dal telaio ai serbatoi, fino ai cerchi in lega ricavati dal pieno. Il cuore pulsante di questa creazione è un motore Harley-Davidson VLA 750 del 1942, completamente trasformato per garantire performance elevate. A completare il tutto, un’attenzione maniacale per le finiture, con una verniciatura esclusiva arricchita da dettagli in foglia oro, e una sella custom progettata per esaltare il carattere aggressivo ed elegante della moto.
Grazie al suo stile inconfondibile e alle soluzioni tecniche innovative, Lucifer ha ricevuto importanti riconoscimenti al MBE, confermandosi come una delle custom più iconiche dell’edizione. In questa intervista, Damiano Roncaglioni ci racconta i dettagli di questa straordinaria creazione, dalle sfide della realizzazione alle ispirazioni che l’hanno portato a dar vita a una moto destinata a lasciare il segno nel mondo delle due ruote.
Intervista a Damiano Roncaglioni sul progetto Lucifer, protagonista del MBE
Da dove nasce il nome Lucifer?
Il nome Lucifer ha una radice nella storia di Harley-Davidson. Negli anni ‘70, la Motor Company sviluppò un progetto chiamato Lucifer Hammer, una moto da competizione. Quando ho iniziato a lavorare su questo progetto, mi è venuta l’idea di omaggiare quella storia e chiamare la mia creazione Lucifer.
Qual è stato il punto di partenza del progetto Lucifer ?
L’idea era realizzare una moto custom completamente handmade, costruita in casa pezzo per pezzo. Ogni componente, dai serbatoi ai parafanghi fino alle forcelle, è stato realizzato artigianalmente. Ho voluto creare qualcosa che fosse un connubio tra passato e presente, combinando elementi vintage con soluzioni moderne.
Lucifer la moto eletta King of Custom al MBE
Qual è stata la parte più complessa della realizzazione?
Senza dubbio, il telaio. Ha una sezione molto curvata che ha richiesto un grande lavoro per essere assemblata correttamente. È stata una vera sfida sia per il mio customizer Galle di Motorcycle che per il telaista, ma alla fine siamo riusciti a ottenere un telaio perfettamente funzionale e dritto.
Quali sono le particolarità tecniche che rendono unica Lucifer?
Lucifer nasce come una moto da corsa ispirata agli anni ‘30-‘40. Monta un motore Harley-Davidson VLA 750 cm³ del 1942, completamente modificato per le competizioni. Ho scelto un cambio Ultima a 6 marce, sostituendo il vecchio cambio a leva che arrivava quasi sul serbatoio. Anche il carburatore è stato migliorato con un carburatore Dell’Orto Racing, e i pistoni sono stati alleggeriti per aumentare le prestazioni.
Dettagli de Lucifer la moto eletta King of Custom al MBE
Un altro elemento distintivo è la coppia di cerchi realizzati dal pieno, ottenuti partendo da 200 kg di alluminio. Il design è stato disegnato da me e poi realizzato dai ragazzi di Ionic, fondendo perfettamente il look vintage con la tecnologia attuale.
Come hai gestito il serbatoio e le componenti nascoste?
Il serbatoio è stato sezionato internamente per ottimizzare gli spazi: da una parte contiene la benzina, mentre dall’altra abbiamo nascosto una batteria al litio da MotoGP, in modo da garantire un avviamento immediato. Nella parte inferiore è stato ricavato lo spazio per l’olio, mantenendo un design pulito ed essenziale.
Quanto è stato importante il lavoro artigianale per questo progetto?
Direi che è stato fondamentale. Ogni dettaglio di Lucifer è stato realizzato a mano da artigiani specializzati: le pedane, il manubrio e tutti gli accessori sono in ergal e ottone, mentre la sella è opera di Luca Ronzoni, un maestro sellista del mondo custom. La sella ha una forma particolare che segue il battistrada della gomma e i dettagli laterali richiamano le “corna” di Lucifer, aggiungendo un tocco di stile.
Come hai scelto la verniciatura e la finitura della moto?
Volevo che il progetto custom Lucifer avesse un aspetto elegante, in linea con le moto da corsa dell’epoca. Per questo ho optato per un bianco classico, arricchito da micro cristalli diamantati e tre diverse tonalità di candy rosso. Inoltre, tutte le saldature e i dettagli sono stati rifiniti con foglia oro da Doxart, per dare un ulteriore livello di esclusività.
Lucifer la moto regina dei custom al MBE
Come si è comportata Lucifer al Motor Bike Expo? Ti aspettavi un riconoscimento così importante?
L’accoglienza è stata incredibile! Ho ricevuto un feedback molto positivo sia dal pubblico che dagli esperti del settore. Il lavoro che c’è dietro Lucifer è stato apprezzato non solo per l’estetica, ma anche per la tecnica e la cura nei dettagli. Non mi aspettavo tanti riconoscimenti, ma è stata una grande soddisfazione.
Come si comporta la moto su strada?
Lucifer è una moto perfettamente funzionante e guidabile. Nonostante le sue linee particolari e l’estetica da racer vintage, è stata progettata per essere stabile e affidabile. Certo, non è una moto per tutti i giorni, ma quando la guidi, senti davvero tutta la passione e la tecnica che ci sono dietro.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Dopo Lucifer, ho già alcune idee in mente. Amo il mondo custom e voglio continuare a sperimentare, magari con nuove soluzioni tecniche e design ancora più estremi. Il bello di lavorare in questo settore è che le possibilità sono infinite!
Direttore responsabile e Co-Fondatore di Moda e Motori Magazine