Paul Smith 50 anni di storia in 50 oggetti
Paul Smith raggiunge i 50 anni di attività del suo brand e a celebrarlo ci pensa la Paul Smith’s Foundation con un libro. Al suo interno le foto di 50 oggetti attraverso i quali sono rievocati i 50 anni di storia del noto stilista britannico.
Ogni oggetto è scelto personalmente da Paul Smith in base all’incidenza che questo ha avuto nell’ispirarlo. Ognuno di questi ha esercitato un’azione determinante nel condizionare la sua visione del mondo e la sua creatività, intrisa di quell’arguzia ed eccentricità tipicamente britannica. Questa versione del libro, realizzata in dizione limitata di solo 350 esemplari, presenta una copertina setosa nella classica striscia Paul Smith e una tipografia ricamata e firmata dallo stesso stilista. A custodirlo, un’elegante scatola in tessuto. All’interno di ciascun libro, vi è una Polaroid, scattata e autografata da Sir Paul. Le Polaroid sono tutte diverse per ogni singolo libro. Ogni oggetto contiene un inquadramento diverso del lavoro del progettista ed è affiancato da discussioni in merito all’importanza del lavoro di squadra, il potere dell’umorismo e alla formalità di un abito.
Tutto ha inizio con un incidente in bici e anche il libro parte da qui. Paul durante la sua adolescenza sogna di diventare un ciclista professionista, senza dimostrare doti particolari di bravura. Un giorno durante uno dei suoi allenamenti in bici, ha un incidente. tampona un veicolo in sosta rompendosi così il femore, la clavicola, il naso e si incrina alcune costole. Con questo incidente svaniscono i suoi sogni di diventare ciclista. Ma durante i tre mesi di degenza ospedaliera stringe nuove amicizie. Una volta uscito dall’ospedale incontra i suoi nuovi amici al The Bell, un pub in centro città. Qui gli si schiude un mondo nuovo, con persone diverse da quelle frequentate fino ad allora. Vi erano studenti di arte, grafica e moda. Tra loro conosce una ragazza, Janet Campbell, che stava mettendo su un negozio di vestiti e gli chiede di darle una mano per avviare la sua attività. Così inizia l’avventura di Paul nella moda a solo diciotto anni.
Il libro tratta anche la sua prima sfilata a Parigi con la collezione che Sir Paul crea con la moglie Pauline e delle sedie da ” haute couture” noleggiate per far bella figura. Arrivano gli anni di Londra e qui, nella poliedrica capitale british, Paul scopre a Camden Town, un negozio che sta rivoluzionando la moda maschile. Molti musicisti del momento, tra cui i Beatles, sono assidui frequentatori di questo negozio dallo stile che possiamo definire “dandy”. Qui Paul scopre che vengono utilizzati tessuti, come il velluto, per creare abiti da uomo. Allo stilista piace questo vezzo fuori dalla norma e lo fa suo. Crea così quella lavorazione del velluto chiamata devoré. Numerosi viaggi a Tokyo in Giappone, mercato che lui adora. Qui spinto dalla curiosità di comprendere la cultura e immergersi nella vita di questo popolo, scopre il posto in cui fabbricano il cibo finto, iperrealista. Si tratta di oggetti realizzati in cera con una cura maniacale del dettaglio e che poi sono esposti nelle vetrinette dei ristoranti locali. Attratto da questa strana opera d’arte ne acquista una. Un piatto di spaghetti al sugo con una forchetta impegnata ad avvolgerli. Gli ricorda una creazione di Dalì e confessa di averla usata più volte nelle sue creazioni. “Un buon esempio di come abbia giocato con le idee di kitsch e di bello, di buon gusto e cattivo gusto“.
L’umorismo per Paul è importante, soprattutto nell’ambiente lavorativo. A questo proposito merita una particolare menzione la valigetta in metallo con cui si reca periodicamente in Oriente. Apparentemente è un’autentica valigetta professionale, ma al suo interno contiene un trenino elettrico che si muove attraverso un paesaggio di montagna. Durante una riunione per stemperare un po’ la fatica, aveva aperto la valigetta, lo stupore dei presenti era inimmaginabile. Il libro racconta la sua passione per la fotografia, che la sua creatività è riuscita ad abbinare alla moda. Queste stampe sui capi di abbigliamento, sono diventate così iconiche al punte che sono state riprese nella capsule collection ideata per celebrare il 50° anniversario del brand. Persino gli oggetti di uso quotidiano possono essere affascinanti espressioni creative. Lo dimostrano le scatole dei fiammiferi, che Paul adora collezionare, poiché “permettono di pensare a quanti modi diversi vi sono per disegnare lo stesso oggetto“.
Co-fondatore e caporedattore