Pitti Immagine Uomo 106, il ritorno di Paul Smith
Paul Smith torna a Pitti Immagine Uomo di giugno, inaugurando ufficialmente la 106ª edizione con un evento tutto speciale. Infatti il designer inglese presenterà il lancio della nuova collezione primavera/estate 2025.
Proprio così, Pitti Immagine Uomo, l’appuntamento di giugno più atteso dell’anno per quanto concerne la moda uomo giunto alla sua 106ª edizione, aprirà con un ospite d’eccezione. Il designer britannico Paul Smith è pronto a tornare a Firenze dove, l’11 giugno presenterà a stampa e addetti al settore la sua nuova collezione primavera/estate 2025.
Paul Smith, Pitti Immagine e le origini della sartoria
Protagonista in un evento a cui il designer è molto legato. Come lui stesso afferma, “Sarà una grande emozione aprire il prossimo Pitti Uomo martedì 11 giugno con il lancio della mia collezione uomo per la primavera/estate 2025. Sono stato tra i primi stilisti invitati a Pitti, nel 1993, e l’ho sempre ritenuta una meravigliosa opportunità per dare risalto ad alcuni dei capi più belli di abbigliamento maschile al mondo, in maniera molto concreta. Non vedo l’ora di presentare la mia collezione in una cornice più intima, e questo ritorno a Firenze mi sembra l’occasione giusta per farlo”.
Lo stile del designer inglese Paul Smith lo si riconosce a prima vista. Fantasie a righe e un certo gusto tendenzialmente Dandy. Ricordiamo che ha vestito attori, rockstar, uomini d’affari e membri dell’establishment tra cui Tony Blair. Non c’è un vero e proprio modo di definire il suo stile. Si potrebbe tentare, nell’attribuirgli una definizione, di porlo in bilico tra humor e sartoria classica. A questi si aggiungono austerità, colore, temi scozzesi e note rock. Paul lo descrive con queste parole, “classic with a twist“.
Paul e il suo talento, una scelta non scontata
Nonostante fosse figlio d’arte Paul Smith, il padre era un sarto, e l’aver abbandonato gli studi ancora giovanissimo per lavorare in un magazzino di abbigliamento, nulla lasciava presagire che il suo futuro sarebbe stato nella moda. Perché vi starete chiedendo? Ebbene perché il giovane Paul sogna di diventare ciclista professionista, pur senza dimostrare un particolare talento. Il suo idolo è Gino Bartali e, tutto ciò che desidera è una carriera agonistica in questo sport. La vita però come al solito ci pone dinanzi una realtà diversa. Così dunque è anche per Paul. Un incidente, avuto durante uno dei suoi allenamenti in bici, lo costringe in un letto di ospedale per 6 lunghi mesi. Tampona un veicolo in sosta rompendosi così il femore, la clavicola, il naso e si incrina alcune costole. svaniscono così tutte le sue ambizioni ciclistiche. Durante la convalescenza frequenta lezioni di sartoria, ma la svolta vera arriva quando incontra Pauline Denyer, sua futura moglie. È a lei che deve tutto ciò che sa. Ed è sempre lei a convincerlo ad aprire la sua prima boutique d’abbigliamento.
Dagli anni ’70 in poi, il nome Paul Smith è sinonimo di tailoring. Il suo è un approccio innovativo piuttosto scanzonato volto a rilanciare l’abito sartoriale maschile. Lo libera da quella costrizione formale e rigida, lasciando però uno stile all’avanguardia e tradizionale. Ed è proprio con questo spirito, immutato nel tempo, che Paul Smith ritorna a Pitti Immagine Uomo.
L’amministratore delegato Pitti Immagine Raffaello Napoleone, ne parla così: “Paul Smith è un designer visionario, un creativo dalla curiosità senza fine, un inesauribile entusiasta, un gentleman dall’eleganza naturale, ambasciatore della creatività British, un amante della moda e un ciclista. E per noi – per me personalmente e per Pitti Immagine – è un grande amico. Il legame tra Sir Paul Smith e Pitti ci ha portato a realizzare tanti memorabili eventi in questi trent’anni: siamo onorati che un’altra tappa di questa incredibile corsa avrà il suo arrivo a Firenze, al prossimo Pitti”.
Co-fondatore e caporedattore