Riccardo Rossi, il pilota ligure nel MotoGP
Il casco di Riccardo Rossi il pilota della Liguria che corre nel MotoGP, ha il simbolo del mortaio e del pestello incorniciato dalle foglie di basilico, mentre sulla sua moto campeggia fieramente la scritta “La mia Liguria”. A soli 22 anni, Riccardo Rossi porterà il nome della sua terra sui circuiti motociclistici internazionali, grazie all’ingaggio nel team CIP – Green Power sarà il pilota ambasciatore della ligure nel mondo del MotoGP.
Riccardo Rossi il pilota del Team CIP Green Power, nato a Genova, è l’unico rappresentante della Liguria nel prestigioso campionato MotoGP, e compete nel Mondiale Moto3, In sella alla sua moto del del Team CIP Green Power, porterà con sé simbolicamente l’orgoglio e lo spirito combattivo della Liguria: “Rappresentare la mia terra nella MotoGP è un onore e una responsabilità che accetto con grande entusiasmo. Voglio dare il massimo e fare onore alla mia regione, sia in pista che fuori”.
Chi è Riccardo Rossi il pilota di Genova
La determinazione e il carattere distintivo dei liguri, noti per la loro resilienza e perseveranza, sono profondamente radicati nel DNA di Rossi. Per lui, questa opportunità rappresenta non solo il riconoscimento del suo talento e impegno, ma anche un tributo alla sua famiglia e alle sue radici. Con gratitudine verso la Regione Liguria per il sostegno e il riconoscimento, Rossi si impegna a rappresentare la sua terra con sportività, correttezza e fair play.
Riccardo Rossi pilota ligure promessa del motociclismo italiano.
Nel mondo del motociclismo italiano, un nuovo nome si fa strada, RIccardo Rossi, il motociclista che porta con sé il peso di un cognome familiare in mondo delle due ruote, e le aspirazioni di una generazione di piloti appassionati. Riccardo Rossi è il suo nome, e la sua giovane età è solo uno dei motivi per cui sta catturando l’attenzione di tutti gli appassionati di moto. Condividendo il cognome con un altro grande pilota del MotoGP, sembrava quasi che il suo destino fosse già scritto, ma Riccardo il pilota di Genova è determinato a forgiare la sua strada e a lasciare il suo segno indelebile nelle competizioni.
Valentino Rossi, un’icona nell’arena delle due ruote, è uno dei suoi idoli, un faro che ha illuminato il suo cammino nel motociclismo. Mail pilota Riccardo non si ferma qui; prende ispirazione anche da campioni come Casey Stoner e Jorge Lorenzo, cercando di assimilare le lezioni di maestri del passato e del presente per alimentare il suo sogno di diventare un pilota di fama internazionale.
Riccardo Rossi è sempre pronto a dare il meglio di se’, anche durante il nostro incontro-chiacchierata, in cui ci spiega come si avvera il sogno di diventare pilota di moto.
Pensare che il suo approccio alle corse di moto è avvenuto per pura casualità, un po’ per gioco. Anche il suo papà Massimiliano Rossi, infatti correva in moto e, durante un compleanno, tra gli amici c’era Lucio Cecchinello. Così un po’ per scherzo e un po’ per sfida Lucio propose al padre di lasciar provare, l’allora piccolo Riccardo, a correre sulle mini moto. Da quel momento, per fortuna, non si è più fermato e oggi Riccardo Rossi corre nel campionato Motogp nella categoria Moto3.
Riccardo rossi e la sua carriera in MotoGP
Riccardo è determinato, lo si vede subito. Per essere vicino al suo Team, ha lasciato Genova e vive in Spagna, da solo, senza la sua famiglia che è rimasta in Italia. A questa lui è molto grato perché gli ha permesso di correre, supportandolo fin dall’inizio. E non è facile, ci tiene a precisarlo, soprattutto quando i risultati non arrivano. Vivere fuori casa gli ha permesso di crescere e maturare avendo più consapevolezza di un suo coetaneo ventenne. Si allena tutti i giorni per ben due volte al giorno. Quasi rimango un attimo perplesso quando mi dice che non sono previsti particolari svaghi o divertimenti. Ma ormai è risaputo che la vita di un pilota, al contrario di quello che si può immaginare, è fatta di un certo rigore. Grandi sacrifici per una grande ricompensa, sussurra accennando un mezzo sorriso e a denti quasi stretti Riccardo. I gran premi, i giorni che li precedono, si comincia dal martedì, sono incredibili. Si può sentire l’adrenalina che cresce giorno per giorno fino al sabato che, scherzosamente, lo equipara un po’ a come quando a scuola, si è chiamati dal preside. Infine la domenica, giorno di gara in cui l’adrenalina esplode e con essa anche varie emozioni e sensazioni. Come la superstizione e, quando me ne parla riesce quasi a convincere sull’argomento, anche uno scettico come me. Rito immancabile è quello di infilare, quando indossa la tuta da corsa, prima il guanto sinistro e poi il destro. Stessa cosa con lo stivale. Se mai dovesse sbagliare? Nessun problema, toglie tutto e ricomincia!
Riccardo Rossi paure i punti di forza.
Correre sul bagnato come tutti i piloti dice che è la cosa che lo spaventa di più. Però è anche dove riesce ad andare molto veloce.
E se gli si chiede come possa riuscire in ciò, risponde semplicemente dicendo che è merito di una guida non aggressiva o se preferite non brusca.
Una curiosità particolare di Riccardo Rossi è che le moto sono il suo amore, ma solo su pista. Fuori dai circuiti le sue attenzioni sono tutte per le auto. Nonostante adesso stia studiando per prendere la patente, si muove ancora a bordo di un motorino.
Un 50 un po’ elaborato ecco se proprio vogliamo essere precisi. Naturalmente l’elaborazione è fatta da un meccanico professionista, perché secondo Riccardo un pilota deve sapere il meno possibile. Concentrarsi solo sulla guida ecco cosa deve fare il pilota. Conoscere troppi dettagli, anche trattandosi di meccanica, non aiuta. Anzi potrebbe avere l’effetto opposto.
Ma ritorniamo alle auto perché, un Riccardo sorridente, ci annuncia che la questione diventa interessante. A lui piace tantissimo guidare auto. L’ideale per lui sarebbe averne una da usare quotidianamente, come una M2 (BMW) o una RS6 (Audi) e un’altra per il puro divertimento. Per quest’ultima le idee sono molto chiare perché la vettura sarebbe una Lamborghini Aventador. Non azzardatevi però a chiedergli cosa pensa delle auto o moto elettriche. Avrete come risposta un secco ” no comment!”.
Infine quando gli chiediamo i progetti per il futuro, ci stupisce ancora una volta perché, da amante del vestire bene, ci confessa quanto gli piacerebbe assistere ad una sfilata di moda.
Co-fondatore e caporedattore