Rivoluzione e colore alla London Fashion Week

Testo: Christian Degennaro| Foto gpiazzophotography

 

Entusiasmo e aspettative alle stelle per questa “London Fashion Week” un po’ “rivoluzionaria”, se possiamo concederci il termine, in quanto Londra ci ha sempre abituati, ma mai assuefatti, al suo essere fuori dal comune.

Entusiasmo e aspettative alle stelle per questa "London Fashion Week" un po' "rivoluzionaria", in quanto Londra ci ha sempre abituati,al suo essere fuori dal comune.

L’eleganza delle collezioni presentate si mischia, con “savoir faire” ad una certa altezzosità nelle scelte delle location per gli “show” diventando il light motive di tutta la settimana della moda londinese che si è dimostrata innovativa e intensamente comunicativa, riuscendo a soddisfare pienamente quell’infinita brama di “fashion”.

Entusiasmo e aspettative alle stelle per questa "London Fashion Week" un po' "rivoluzionaria", in quanto Londra ci ha sempre abituati, ma mai assuefatti, al suo essere fuori dal comune.

Londra punta sul colore

In questo difficile momento per tutto il regno unito, Londra sembra voler non pensarci e lo fa puntando tutto sul colore, fantasie fiorate a cui si alternano le immancabili mise casual e quelle più eleganti.
Bella l’idea di alcuni brand, Alexa Chung, House of Holland e Self Portrait, di far accedere alle sfilate anche i “non addetti ai lavori” cercando di solleticare e mantenere vivo, l’interesse per la moda in quelli che sono “meno coinvolti”, dimostrando di saper reggere il passo con Milano e Parigi.

Entusiasmo e aspettative alle stelle per questa "London Fashion Week" un po' "rivoluzionaria", in quanto Londra ci ha sempre abituati,al suo essere fuori dal comune.

 

Entusiasmo e aspettative alle stelle per questa "London Fashion Week" un po' "rivoluzionaria", in quanto Londra ci ha sempre abituati,al suo essere fuori dal comune.

 

Entusiasmo e aspettative alle stelle per questa "London Fashion Week" un po' "rivoluzionaria", in quanto Londra ci ha sempre abituati,al suo essere fuori dal comune.

 

 

 

Enthusiasm and expectations skyrocketing for this “London Fashion Week” a little “revolutionary”, if we may allow the term, as London has always accustomed us, but never addicted, to its being out of the ordinary.

The elegance of the collections presented mixes, with “savoir faire” to a certain haughtiness in the location choices for the “shows” becoming the light motive of the whole week of London fashion that has proved innovative and intensely communicative, managing to fully satisfy that endless craving for “fashion”.

LONDON BETS ON COLOR

At this difficult moment for the whole of the United Kingdom, London seems to want to forget it and it does so by betting everything on color, floral fantasies that are alternated with the inevitable casual outfits and the more elegant ones.
Beautiful idea of some brands, Alexa Chung, House of Holland e Self Portrait, to get access to the parades even the “non insiders” trying to tickle and keep alive, the interest for fashion in those who are “less involved”demonstrating that he can keep up with Milan and Paris.