Seduzione al potere con la sfilata Tom Ford
Se è il desiderio a far girare il mondo, la sfilata donna del marchio Tom Ford ne è una conferma. Alla Milano Fashion Week, si consolida la nuova era del direttore creativo Peter Hawkings, nel segno della continuità con i codici “fordiani” del glamour.
Hawkings sceglie per la sua seconda prova, ancora una volta il palcoscenico di Milano, rinsaldando il suo legame con l’Italia, dove lui stesso ha iniziato la carriera nella moda, proprio al fianco di Tom Ford, negli anni da Gucci. L’Italia, ci tiene a precisarlo, è da sempre simbolo di artigianalità e di un savoir-faire straordinario nella moda come nella pelletteria.
Tom Ford donna AI 2024-2025: il nuovo corso
E’ apparso subito evidente il segno di continuità con lo stile altamente riconoscibile del fondatore Tom Ford; segno, che il neo direttore creativo Peter Hawkings, ha tracciato con mano sicura e ferma, sin dal suo debutto. Del resto la sexiness tipica del brand, non è cosa facile da dimenticare; tanto più quando Peter Hawkings che con Tom Ford ha lavorato fianco a fianco per venticinque anni, la vive come una naturale visione creativa. Il cambiamento su cui sta invece lavorando mette al centro una maggiore concordanza tra la linea maschile e quella femminile: “È così importante che la donna Tom Ford si avvicini all’uomo – ha dichiarato – ritengo che prima ci fosse sicuramente una disconnessione, probabilmente dovuta al fatto che Tom si trovava a Los Angeles e il team di designer era lì. Ora è tutto sotto lo stesso tetto”.
Tom Ford donna sensualità ed eleganza
Capospalla in primissimo piano, con i cappotti doppiopetto total black che si concedono l’opulenza dei bottoni dorati; micro tailleur e completi pantalone si fanno espressione di un tailoring raffinato, a tratti rigoroso ma in grado di sorprendere con scollature profonde. Glamour e sensualità conquistano la scena con gli abiti lunghi e scivolati, segnati da spacchi vertiginosi, insieme a creazioni come reti di cristalli danzanti. Le pellicce dai volumi over rivelano cut-out e scolli strategici per donne dal piglio sicuro, anche quando l’uscita finale consegna una creazione seconda pelle dall’effetto nude.
Tom Ford: l’era di Peter Hawkings
Il dna super glamour del marchio Tom Ford è saldamente nelle mani di Hawkings: “Ci tenevo che fosse lui a ottenere l’incarico” aveva dichiarato in un’intervista lo stilista texano, al momento della vendita dell’omonima casa di moda a Estée Lauder, ritirandosi dalla scena per dedicarsi al cinema. Il gusto incredibile insieme al talento genuino di Hawkings, avevano convinto Ford; del resto i due hanno lavorato fianco a fianco sin da quando Hawkings ha iniziato la sua carriera disegnando la linea maschile Gucci, nell’era di Ford, per seguirlo poi nella sua avventura in solitaria con il marchio omonimo.
In molti, rivedono oggi nelle collezioni firmate da Hawkings, un po’ del Gucci degli anni di Tom Ford: power dressing e self confidence i segni distintivi di un’estetica femminile super luxury. Nessun timore di osare anche quando il tailleur dalla linea sartoriale, custodisce una camicia lasciata aperta con nonchalance. Riferimenti all’epoca di Tom Ford da Gucci, sono stati rintracciati secondo molti, anche nel nuovo corso della casa di moda inaugurato da Sabato De Sarno. Vuole il destino che tra i primi acquisti moda di un giovanissimo De Sarno, figuri proprio una giacca di Tom Ford di velluto rosso con il colletto nero.