Una Jaguar D-Type 1954 all’asta da Hagerty Broad Arrow
Nel mondo dell’automobilismo classico, poche vetture evocano lo spirito delle corse e l’eleganza aerodinamica come la Jaguar D-Type. Un modello che ha ridefinito il concetto di velocità e innovazione tecnica, diventando un simbolo intramontabile delle competizioni endurance. Il prossimo capitolo della sua gloriosa storia si scriverà con l’asta Hagerty Broad Arrow, dove una delle più leggendarie D-Type del 1954, la OKV 2, sarà proposta ai collezionisti di tutto il mondo.
La Rivoluzione della D-Type Un Capolavoro di Aerodinamica
Quando Jaguar decise di dominare Le Mans, lo fece con un approccio rivoluzionario. Dopo i successi della C-Type nel 1951 e nel 1953, la D-Type fu il passo successivo verso la perfezione ingegneristica. Progettata da Bill Heynes e Malcolm Sayer, la D-Type si distingueva per una struttura monoscocca ispirata all’ingegneria aeronautica, combinata con un telaio a traliccio tubolare. Questa soluzione garantiva un’eccezionale rigidità strutturale e una riduzione significativa del peso.
Un altro aspetto innovativo è l’introduzione dei freni a disco Dunlop, una tecnologia all’avanguardia che avrebbe presto rivoluzionato il motorsport. Ma ciò che davvero distingue la D-Type è la sua carrozzeria fluida e scolpita dal vento, con una coda affusolata e la celebre pinna aerodinamica, che al posteriore, spicca in tutta la sua imponenza. Elementi progettati per garantire stabilità alle altissime velocità raggiunte sul rettilineo di Mulsanne a Le Mans.
La OKV 2 a Le Mans
OKV 2, la D-Type dei Campioni
Tra tutte le Jaguar D-Type prodotte, quella con la targa OKV 2 (numero di telaio XKC 403, poi XKD 403) occupa un posto d’onore nella storia del motorsport. È uno dei tre modelli, destinati esclusivamente al reparto corse di Jaguar, pensate per la 24 Ore di Le Mans del 1954. Il compito di portare in gara questa macchina è affidato a due leggende, Stirling Moss e Peter Walker.
Nelle qualifiche della celebre gara francese, questa D-Type targata OKV 2 dimostra immediatamente il suo potenziale. Segna il giro più veloce e registra una velocità di punta di 172,97 miglia orarie sul rettilineo di Mulsanne. Moss e Walker partono in testa alla competizione, sfidando le possenti Ferrari 375 Plus e le Cunningham C-4R. Per tutta la prima parte della gara, la Jaguar mantiene la leadership fino alla fatidica notte, quando problemi ai freni costringono la OKV 2 al ritiro. La vittoria sfuggì per un soffio, ma la sua velocità impressionò tutti.
La carriera della Jaguar D-Type tra corse, vittorie e incidenti
Dopo Le Mans, la OKV 2 continua la carriera nelle competizioni. Alla 12 Ore di Reims e alla RAC Tourist Trophy di Dundrod, questa D-Type si batte con onore, accumulando risultati di prestigio. È poi affidata alla scuderia Ecurie Broadhead, con Bob Berry come pilota principale. La macchina affronta numerose gare a Goodwood, Aintree, Oulton Park e persino il Gran Premio di Portogallo. In un episodio memorabile, quando il trasporto si ruppe lungo la strada per la gara, la D-Type è guidata per 1000 miglia su strada fino all’evento, dimostrando l’affidabilità del progetto Jaguar.
Purtroppo, come accade a molte vetture da corsa, la OKV 2 fu coinvolta in diversi incidenti. Nel 1956, durante una gara a Goodwood, Berry perse il controllo e la vettura finì capovolta in un campo. Jaguar ripara l’auto, utilizzando parti di un’altra D-Type. Nonostante i danni, la D-Type torna in pista, proseguendo la sua carriera nelle mani di piloti illustri come Ivor Bueb, Jack Fairman e Reg Harris.
Dopo un periodo di inattività, negli anni ’70 la OKV 2 è restaurata dalla celebre Lynx Engineering, che ne ripristina la forma originale rispettando la patina storica dell’auto. Negli anni ’90 e 2000, sotto la proprietà di Terry Larson, la D-Type torna a gareggiare in eventi storici come il Goodwood Revival e la Monterey Historic. Memorabile fu il momento in cui, nel 2011, l’auto è riunita con Stirling Moss, che dopo quasi 60 anni torna a sedersi dietro il volante della Jaguar con cui aveva sfiorato la vittoria a Le Mans.
Questa Jaguar non è una D-Type qualsiasi. La sua storia la rende una delle vetture da corsa più significative mai costruite da Jaguar. Infatti è l’auto di punta del team ufficiale Jaguar a Le Mans 1954, stabilisce record di velocità impressionanti. È guidata da piloti leggendari come Stirling Moss, Mike Hawthorn e Ivor Bueb e, per oltre cinque anni corre in competizioni di altissimo livello. La sua documentazione è completa e certificata, con una storia ininterrotta fino ai giorni nostri.
Il valore di questa vettura mitica
L’asta di Hagerty Broad Arrow rappresenta un’occasione irripetibile per collezionisti e appassionati di motorsport. Le Jaguar D-Type autentiche sono tra le auto da corsa più ricercate al mondo e questa OKV 2, con il suo prestigioso pedigree, potrebbe stabilire nuovi record di vendita. Il suo valore non risiede solo nelle cifre, ma nel suo DNA. Per questo capolavoro ingegneristico, è previsto un valore stimato tra i 6,500,000$ e gli 8,500,000$, senza riserva. Chisssà chi sarà il fortunato che riuscirà a portarla a casa.
Co-fondatore e caporedattore