Wyler Vetta Jumbostar Incaflex, torna il cronografo
Wyler Vetta, marchio svizzero sinonimo di innovazione e stile dal 1924, presenta il nuovo Jumbostar Incaflex, un cronografo in edizione limitata che incarna l’essenza dell’eccellenza meccanica e della raffinatezza estetica. Solo 100 esemplari per un oggetto destinato a diventare culto tra gli appassionati. Un tributo alla propria storia, ma anche un salto deciso verso il futuro.
La parola chiave è innovazione e rispetto per le radici. Il cuore di questa novità è il bilanciere Incaflex, uno dei brevetti più rivoluzionari della storia dell’orologeria, ideato nel 1927 dai fratelli Wyler. Una tecnologia capace di resistere agli urti più forti, che torna oggi in tutta la sua gloria in un cronografo moderno e carismatico.
Il bilanciere Incaflex, la rivoluzione silenziosa del tempo
Per capire davvero il valore del Jumbostar Incaflex, bisogna tornare indietro nel tempo. Nel 1927, i fratelli Paul e Alfred Wyler brevettano il bilanciere Incaflex, una vera rivoluzione. Prima di allora, gli orologi meccanici erano strumenti delicati, vulnerabili ai colpi e poco affidabili nella vita quotidiana. L’Incaflex, con la sua struttura elastica e capace di assorbire gli urti, cambia tutto.
Non è un semplice componente tecnico. È il simbolo della trasformazione dell’orologio in un oggetto resistente, quotidiano, affidabile. È l’embrione dell’orologio moderno come lo conosciamo oggi.
E ora, quasi cent’anni dopo, Wyler Vetta ci regala l’emozione di indossare quella storia, quella genialità, in un segnatempo che unisce design sportivo, tecnica contemporanea e nostalgia ben dosata.
Wyler Vetta Jumbostar Incaflex, design che conquista
Il Jumbostar Incaflex è un orologio che parla agli occhi prima ancora che al cuore. La cassa in acciaio satinato da 40 mm, con le sue linee nette e proporzioni equilibrate, comunica solidità e sportività. Due corone a vite aggiungono carattere. Una alle ore 3 per la regolazione di ore, minuti e secondi; l’altra alle ore 10 per il rehaut girevole, un dettaglio tecnico e affascinante per gli amanti della funzionalità.
Il quadrante nero, reso vibrante dai contatori antracite e dai dettagli in rosso fuoco (indici della minuteria, lancette cronografiche e secondi), colpisce per la sua carica sportiva ma mai banale. Gli indici luminescenti garantiscono leggibilità anche al buio, mentre a ore 12 troneggia orgogliosa la scritta “Incaflex” insieme al logo Wyler Vetta, e a ore 6 troviamo la dicitura “Jumbostar Automatic”. Il vetro? Ovviamente zaffiro bombato e antiriflesso, come ogni creazione d’eccellenza richiede.
Ogni dettaglio è studiato per un pubblico che ama l’orologeria non come status, ma come cultura.
Il calibro ETA 2894 e la magia visibile
Dentro il Jumbostar Incaflex è custode del calibro ETA 2894, una scelta perfetta per coniugare precisione e affidabilità. Ma qui c’è di più. Infatti Wyler Vetta lo ha rielaborato per evocare il bilanciere Incaflex, un’operazione tecnica ma anche poetica. È un movimento che non solo funziona bene, ma racconta una storia. E per chi ama vedere il tempo da vicino, c’è il fondello in vetro zaffiro, una finestra sul mondo meccanico.
La massa oscillante nera in acciaio PVD, alleggerita da tre fori circolari, è un piccolo capolavoro di design. Il calibro oscilla a 28.800 alternanze/ora e garantisce una riserva di carica di circa 42 ore, oltre a un’impermeabilità fino a 10 atmosfere. Non è solo bello, soprattutto è pronto all’azione.
Sportivo con eleganza vintage il cinturino Tropic Legend 1966
Un orologio importante merita un cinturino all’altezza. Wyler Vetta ha scelto il Tropic Legend 1966 di Seacult, un cinturino che è un omaggio al passato con tutta la qualità del presente. Gomma naturale, trama intrecciata e fibbia ad ardiglione quadrata in acciaio satinato. Mix perfetto tra vintage e modernità, comfort e stile.
Indossarlo è come avere al polso un pezzo degli anni ’60, reinterpretato con materiali e sensibilità contemporanei. Un vero e proprio viaggio nel tempo.
Il Jumbostar Incaflex è la storia di Wyler Vetta. Fondata nel 1923 a Basilea da Paul Wyler, l’azienda ha sempre messo l’innovazione tecnica al centro della propria filosofia.
Dal primo orologio da polso nel 1924, passando per il leggendario Incaflex del 1927, fino all’Incabloc del 1938, Wyler Vetta ha fatto scuola. E poi ancora il “cricchettino” automatico del 1931, i brevetti per le casse a tenuta stagna degli anni Trenta e i lanci da altezze vertiginose – dalla Tour Eiffel nel 1931 e nel 1956, dalla Torre di Seattle nel 1962 – a dimostrazione della resistenza dei suoi segnatempo.
Un brand amato da Einstein, Enzo Ferrari, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Gino Cervi e persino dai campioni del mondo di calcio del 1934. Wyler Vetta è storia dell’orologeria e della cultura italiana.
Una rinascita contemporanea con radici profonde
Negli anni ’90, il marchio viene acquisito da Simone e Marcello Binda e, risorge con nuova energia. Oggi, sotto la guida di Marcello Binda e con il supporto del designer Fulvio Locci e del Partner & Senior Advisor Beppe Ambrosini, Wyler Vetta è tornata con collezioni che parlano al collezionista, al sognatore, al cultore dell’orologeria.
Come dichiara Beppe Ambrosini,“L’introduzione del bilanciere Incaflex in una collezione attuale rappresenta per noi un modo per emozionare gli appassionati che potranno portare al polso un pezzo così significativo della storia dell’orologeria. Abbiamo creato per loro un’esperienza unica che va oltre la pura meccanica curando ogni minimo dettaglio del cronografo”.
Wyler Vetta Jumbostar Incaflex
Non si tratta dunque, solo di un orologio da collezione. È un simbolo di continuità, una sintesi perfetta tra passato e presente, tra arte orologiera e spirito sportivo. È un tributo all’ingegno umano e al coraggio di innovare. E, ovviamente, perché è bellissimo da indossare. Solo 100 pezzi, esclusivo, raro, irripetibile. Una vera dichiarazione d’amore per il tempo.
In un mondo dove tutto corre veloce, il Jumbostar Incaflex di Wyler Vetta ci ricorda che il tempo merita rispetto, attenzione e bellezza.
Co-fondatore e caporedattore