Zegna porta il cashmere in passerella a Milano
E’ tutto cashmere quello che “luccica” sulla passerella maschile di casa Zegna che ha chiuso la fashion week milanese. Il pregiato filato, viene infatti trattato come un tessuto sul cui filo si dipanano e prendono forma i nuovi capi: il cardigan sembra di pile ma è in cashmere, il completo pantalone e giacca-camicia è ancora in cashmere e persino il bomber antipioggia è di cashmere.
Tessuti che dovevano essere “i più belli al mondo”, amava ripetere Ermenegildo Zegna, che ai primi del Novecento fondò il Lanificio Zegna, a Trivero, sulle Prealpi biellesi usando quattro telai. Sul filo dell’eccellenza si dipana oggi un nuovo fortunato capitolo della casa, che chiude a Milano la settimana della moda maschile per il prossimo autunno/inverno 2023-2024.
L’Oasi del cashmere di Zegna a Milano
Per la sfilata dedicata all’uomo Zegna migra in un ex spazio industriale. L’intenzione è di poter creare, prima dell’ingresso alla sfilata, un’enorme stanza dove far vivere al pubblico una full immersion in un’oasi del cashmere.
Zegna la collezione uomo A/I 2023-24
“La cosa interessante è che abbiamo trasformato il nostro network dei fornitori in una grammatica unica che produce la nostra moda. In questo modo abbiamo potuto ottenere il 70 per cento di questa collezione in cashmere, mentre il restante 30 per cento è costruito con tessuti upcycling” ha sottolineato il direttore creativo Alessandro Sartori in apertura di defilè. Una collezione che tratteggia un modern tailoring attraverso volumi studiati: dalle giacche bomber cropped ai pantaloni, ampi e con le pinces. Sono poi tanti i pezzi da abbinare sopra rinfrescando l’outfit : la giacca-camicia chiusa dagli automatici, il blouson-giacca, il blazer a un petto e mezzo senza revers portato con la polo o un maglione di cashmere a 10 fili.
Lo sguardo del direttore creativo Alessandro Sartori
“Proseguo nel definire la mia idea di tailoring moderno, fatto di indumenti che non sgualciscono grazie ai tessuti di maglia e che sono tutti facilmente abbinabili tra loro», ha dichiarato Alessandro Sartori. “Amo il monocromo e in collezione ci sono le nuance del tabacco, dei gialli, dei grigi, dei neri dell’Oasi Zegna (l’area naturale che abbraccia la sede storica del lanificio biellese), alternate a fiammate di rosso” spiegando come in Zegna gli abiti nascano direttamente dalla materia grezza, in un processo di innovazione che parte proprio dalle tecniche di tessitura e dai trattamenti.
L’Oasi Zegna in Piemonte
In linea con la visione del fondatore e con i suoi principi di sostenibilità, Oasi Zegna è un parco naturale ad accesso libero che si estende su una superficie di 100 km quadrati in Piemonte ed è l’esempio concreto dell’impegno di Zegna verso la protezione del territorio e il benessere della comunità. Da oltre un secolo, la famiglia Zegna cura e protegge l’Oasi Zegna, considerata come la culla di tutti i valori del Gruppo. Il fondatore Ermenegildo agli inizi del secolo scorso, decise di piantare mezzo milione di alberi sulla superficie brulla della montagna, e di creare successivamente una nuova strada, la Statale 232, che attraversa l’Oasi Zegna, attualmente ricoperta quasi interamente da una foresta in continua crescita e nel 2022 è stata certificata a livello internazionale secondo gli standard FSC® di gestione forestale.